Racconto per un curioso

Ci sono tante persone nel mondo, tutte alla ricerca di risposte e spiegazioni. Un mio amico era tra queste persone, ed era particolarmente curioso. Spesso ci trovavamo a parlare del più e del meno, riflettendo sulla vita. Lui concludeva sempre le nostre conversazioni dicendo che, grazie alla sua curiosità, avrebbe risolto molti dei suoi dubbi e problemi.

Un giorno, lo invitai a riflettere sul vero significato della curiosità e a formulare una risposta su questo suo essere così curioso. Mi prese sul serio e per alcuni giorni sparì, senza dar più notizie. Poi, ritornò nel solito luogo dove ci incontravamo e mi disse che, grazie al mio invito, aveva capito molte cose e sviluppato una nuova visione della realtà.

Così mi spiegò:

“La curiosità, spesso, ci spinge a cercare ciò che non riusciamo a vedere, a comprendere. Ci capita di vivere situazioni complicate e vogliamo capirle a fondo. Ci poniamo mille domande sugli eventi della vita e facciamo sforzi enormi per cercare di carpire i loro segreti, nella speranza di trovare una spiegazione a tutto.

Ma, quasi mai, riusciamo davvero a capire le situazioni più difficili. Non sempre abbiamo un quadro chiaro e definitivo dei momenti che viviamo. Allora ci rendiamo conto che il vero equilibrio, forse, sta nel vivere nella dimensione del ‘vedo-non vedo’, dove i colori si mescolano e il mondo immateriale si fonde con quello materiale.

Forse, uno dei segreti per affrontare la vita è proprio questo: saper guardare la realtà attraverso un velo di mistero, accettando che la nebbia che avvolge i nostri pensieri possa nascondere quelli più brutti e permettere a quelli positivi di emergere.”

Mi resi conto che aveva ragione, e da quel giorno la nostra amicizia si rafforzò.


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