18 Ottobre 2024
Il cratere Gale col monte Sharp

Il cratere Gale con al centro il monte Sharp (Aeolis Mons) in una ricostruzione (Credit: NASA/JPL-Caltech/ESA/DLR/FU Berlin/MSSS) realizzata prima dell'arrivo del rover Curiosity, con l'indicazione del percorso previsto.

Grandi alluvioni lungo l'equatore di Marte, quattro miliardi di anni fa. Le evidenze raccolte in loco dal rover Curiosity.

Un asteroide precipita al suolo dando luogo a una serie di sconvolgimenti climatici sull’intero pianeta. Non stiamo parlando della Terra ma di Marte e gli effetti potrebbero in questo caso essere interpretati come positivi per lo sviluppo della vita.

L’aveva scoperto il rover Curiosity nel 2015: dai rilievi dell’esplorazione compiuta alle pendici del Monte Sharp (ufficialmente designato come Mons Aeolis) che svetta all’interno del Cratere Gale era emerso che quell’area è probabilmente il fondo di un antico lago, esistito nell’era in cui Marte presentava condizioni adatte a un ambiente lussureggiante non dissimile da quello terrestre.

La presenza di acqua sulla superficie di Marte era divenuta palese grazie al lavoro di diverse sonde in orbita e dei rover Spirit e Opportunity

In questi anni i ricercatori hanno continuato a studiare in modo approfondito le caratteristiche sedimentarie del cratere. I dati parlano di una particolare struttura a “megaripples” o “antidune”, un particolare tipo di ondulazione nel terreno tipicamente associato sulla Terra a intensi eventi alluvionali.

Queste onde scolpite nella roccia sono alte mediamente un metro, distanti circa 140 metri l’una dall’altra e formatesi circa quattro miliardi di anni fa. La struttura è paragonabile a quella causata due milioni di anni or sono dallo scioglimento dei ghiacci sul nostro pianeta, ma nel caso di Marte ci troveremmo di fronte a un evento di ancor più vaste proporzioni.

L’impatto di un grande asteroide avrebbe avuto come conseguenza proprio lo scioglimento dei ghiacci marziani con conseguente rilascio di diossido di carbonio e metano, oltre che di vapore acqueo. Potenti gas serra la cui azione combinata avrebbe donato a Marte un periodo di clima caldo e umido, con piogge torrenziali lungo tutto il pianeta.

Il cratere Gale era già stato identificato come sede per lungo tempo di laghi e fiumi

Nello specifico della zona esplorata da Curiosity, l’acqua sarebbe penetrata nell’allora già esistente Cratere Gale e combinandosi con l’acqua che fluiva dal Monte Sharp, alto cinque chilometri e mezzo, avrebbe dato luogo a potenti mega alluvioni le quali avrebbero causato il deposito di materiale ghiaioso nella zona nota come Hummocky Plains Unit, dove sono oggi osservabili le tipiche strutture a cresta formate da sabbia e ciottoli e sassi fino a 20 cm di diametro, indice della forza e velocità dell’acqua.

L’ambiente creatosi pare in effetti l’ideale per lo sviluppo di vita quantomeno a livello microbico, ma ne sapremo di più nel 2021 quando il nuovo rover Perseverance (il cui atterraggio è previsto per il 18 febbraio) inizierà il suo lavoro dedicato in maniera specifica a questa ricerca.

Lo studio intitolato “Deposits from Giant Floods in Gale Crater and Their Implications for the Climate of Early Mars” è stato pubblicato su Scientific Reports nel novembre 2020.

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