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Fred Uhlman, avvocato e pittore, ma soprattutto autore de “L’amico ritrovato”

Fred Uhlman

Ci sono libri che tutti, prima o poi, leggiamo. Uno di questi è “L’amico ritrovato”, un romanzo breve che viene spesso indicato a scuola, fra le letture destinate ai ragazzi che affrontano il tema dell’antisemitismo.

Cenni biografici di Fred Uhlman

Sebbene sia un libro piuttosto conosciuto, non tutti sanno che Fred Uhlman non era uno scrittore per professione, anzi. Laureato in legge, svolgeva nella vita il lavoro di avvocato e amava dipingere, attività che svolgeva con buoni risultati.

Infatti, Uhlman tenne diverse esposizioni personali in giro per il mondo (a Parigi, a Londra e in diverse località della Gran Bretagna) e tutt’oggi alcune sue opere sono presenti al Fitzwilliam Museum di Cambridge e al Victoria e Albert Museum di Londra.

Fred Uhlman visse gran parte della sua vita in Gran Bretagna, anche se era tedesco: era, infatti, nato a Stoccarda nel 1901, in una famiglia ebrea di buone condizioni economiche. Visse in Germania fino all’avvento al potere di Hitler.

Nel 1933, quando Hitler divenne cancelliere, abbandonò per sempre la Germania e, dopo diverse tappe intermedie, si stabilì infine in Gran Bretagna dove visse fino alla morte, sopraggiunta nell’aprile del 1985.

“L’amico ritrovato”: l’opera principale di Uhlman

Oggi, il nome di Fred Uhlman è noto ai più per via del suo romanzo breve più celebre, “L’amico ritrovato”, un libro che ha per protagonista un giovane ebreo, Hans, che nella Germania degli anni Trenta coltiva l’amicizia con un coetaneo, Konradin, discendente di una delle più illustri e aristocratiche famiglie tedesche.

Sono anni importanti nella vita dei due ragazzi, ma anche della Storia: l’antisemitismo soffia sempre più forte e i due giovani, sebbene abbiano solo sedici anni, non riescono a impedire agli spifferi di sconvolgere le loro vite.

La narrazione è affidata a Hans, ormai maturo, che guarda indietro agli anni più belli della sua gioventù e ricorda sia l’amicizia, breve, ma intensa, con Konradin che gli avvenimenti che portarono nella sua vita quotidiana l’odio dell’antisemitismo.

“L’amico ritrovato” si trova spesso indicato nei libri per ragazzi, ma non manca di riscuotere un certo successo anche fra gli adulti. Le descrizioni e le riflessioni contenute, infatti, sono adatte anche a un pubblico più maturo che, non raramente, finisce per apprezzare maggiormente il testo.

Un libro, dunque, da leggere o, magari, rileggere per riflettere una volta ancora su quanto subdolo possa essere l’odio e quanta capacità abbia di sapersi insinuare, senza farsi accorgere, nelle pieghe delle nostre vite.

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