Sara Favarò torna a sorprendere con il suo romanzo Adelasia, edito da Balzano editore. La sua straordinaria capacità narrativa intreccia storia e fantasia, dando vita a un’opera che valorizza il ruolo femminile nel contesto medievale siciliano. Seppur circondata da figure maschili di grande rilevanza, a emergere con forza è la protagonista: Adelasia, giovane sposa di Ruggero I d’Altavilla, Gran Conte di Sicilia.





Adelasia, una donna oltre il suo tempo
Sposata giovanissima a Ruggero I, molto più anziano di lei, Adelasia si rivela fin da subito una donna intelligente e perspicace. In un’epoca in cui persino le nobildonne vivevano in una condizione di subordinazione, lei riesce a dare un senso profondo alla propria esistenza, influenzando con saggezza le decisioni politiche e familiari.
Non è solo una moglie e madre amorevole, ma anche una consigliera capace, in grado di offrire suggerimenti ponderati al marito e al figlio. Tuttavia, il suo agire è sempre guidato da una profonda fede cristiana, che orienta le sue scelte e il suo comportamento etico-morale.
Il percorso spirituale di Adelasia
Con il passare degli anni, Adelasia sviluppa una consapevolezza sempre più profonda della transitorietà della vita terrena. Questa riflessione la porta a una scelta radicale: il ritiro nel convento del Santissimo Salvatore di Patti, fatto erigere proprio dal marito Ruggero.
Quando comunica la sua decisione al figlio Ruggero, pronuncia parole intrise di significato:
«Per me è giunto il tempo di abbandonare il banale per abbracciare l’infinito».
Questo passaggio segna il compimento del suo percorso interiore, che la spinge a distaccarsi dagli affari mondani per dedicarsi completamente alla ricerca spirituale.
Tra filosofia e fede: il lascito di Adelasia
Adelasia si colloca al crocevia tra due grandi concezioni del mondo. Da un lato, la visione di Eraclito, con il suo celebre «Panta rei» (tutto scorre), dall’altro, la prospettiva cristiana di Sant’Agostino, per il quale la ricerca della verità e della divinità è il fine ultimo dell’esistenza.
Nel romanzo di Sara Favarò, questa tensione tra umano e divino si traduce in un’immagine potente:
«E così, uniti nell’amore e nella fede, attraversarono la Porta della Conoscenza, per giungere lì dove il tempo e lo spazio si dissolvono nell’infinito abbraccio della Divinità».
Un omaggio alla forza delle donne nella storia
Attraverso Adelasia, Sara Favarò racconta una figura femminile che, pur vivendo in un’epoca dominata dagli uomini, seppe imporsi con saggezza e determinazione. Il suo romanzo, edito da Balzano editore, rappresenta non solo un omaggio alla storia siciliana, ma anche un’importante riflessione sul ruolo della donna nella società e sul valore della spiritualità.
Le splendide immagini che accompagnano il volume sono opera della fotografa Claudia Scavone, contribuendo a rendere l’esperienza di lettura ancora più immersiva e suggestiva.
Un ringraziamento speciale al Museo delle Marionette
Un sentito ringraziamento va al Museo delle Marionette Antonio Pasqualino , che ha ospitato la presentazione di Adelasia, offrendo uno spazio culturale d’eccezione per raccontare la storia di questa straordinaria donna. La scelta della location non è casuale: il museo, con la sua missione di preservare e valorizzare il patrimonio storico e narrativo, si è rivelato il luogo perfetto per accogliere un’opera che intreccia tradizione, storia e creatività.
Di Francesca Luzzio
Foto di Claudia Scavone