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Raffaello: la straordinaria storia del Ritratto di Santa Maria Maddalena

Roma, 27 febbraio 2025 – Per secoli, gli studiosi hanno considerato perduto il Ritratto di Santa Maria Maddalena di Raffaello. Oggi, grazie a ricerche approfondite, l’opera ha finalmente ritrovato il suo posto nella storia dell’arte.

Ritratto di Santa Maria Maddalena di Raffaello: La riscoperta di un capolavoro perduto

Raffaello realizzò il dipinto intorno al 1505. In origine, faceva parte della collezione del duca di Urbino Francesco Maria II Della Rovere, ma nel 1631, durante il trasferimento delle opere a Firenze, la tela scomparve misteriosamente.

Dopo secoli di oblio, una collezione privata francese ha ritrovato il dipinto senza conoscerne l’immenso valore storico e artistico. Grazie a studi condotti da Nathalie Nolde, esperta restauratrice, gli studiosi lo hanno riconosciuto come un autentico capolavoro di Raffaello Sanzio.

Il mistero della copia e dell’originale

Il Ritratto di Santa Maria Maddalena ha una storia complessa. Una copia esposta alla Galleria Palatina di Firenze, a lungo attribuita a Perugino, ha alimentato dubbi sulla reale ubicazione dell’originale.

Nel 1691, alcuni storici pensarono erroneamente che la versione fiorentina fosse opera di Raffaello. Tuttavia, l’uso del volgare anziché del latino nella scritta “S. Maria Madalena” fece emergere nuove ipotesi. All’epoca, il Concilio di Trento imponeva l’uso esclusivo del latino nelle opere sacre, rendendo improbabile che Raffaello avesse adottato un’altra lingua.

Il Dott. Stefano Fortunati, esperto in documenti antichi, ha chiarito che l’originale scomparve durante il caotico trasferimento del 1631, mentre la copia rimasta a Firenze venne scambiata per l’originale.

Ritratto di Santa Maria Maddalena di Raffaello: un’opera destinata a cambiare la storia dell’arte

Molti esperti definiscono il Ritratto di Santa Maria Maddalena di Raffaello come “la Gioconda di Raffaello”. Questa straordinaria scoperta sta riscrivendo la storia dell’arte rinascimentale.

L’originale appartiene a una collezione privata, mentre la copia della Galleria Palatina rimane esposta al pubblico, suscitando dibattiti tra storici e studiosi.

Situazioni simili si sono già verificate nel passato. Ad esempio, il Ritratto di Papa Giulio II, per anni ritenuto autentico agli Uffizi, si è poi rivelato una copia, mentre la versione originale è emersa alla National Gallery di Londra.

Conclusioni

Il Ritratto di Santa Maria Maddalena rappresenta una delle riscoperte più affascinanti della storia dell’arte. Grazie a ricerche approfondite e analisi storiche, questo capolavoro ha riconquistato la sua identità, consolidando ancora di più il genio immortale di Raffaello Sanzio.

Per approfondire, è disponibile l’articolo scientifico pubblicato sulla rivista Open Science, Art et Science:


Da comunicatistampa.net

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