Corleone, 28 febbraio 2025 – Il Carnevale di Corleone ha ora un nuovo ambasciatore culturale grazie al libro “Riavulicchi, Testamento e Nannu – Il Carnevale a Corleone”, scritto dall’etnoantropologo Leoluca Cascio. L’opera esplora le radici storiche e antropologiche delle maschere e dei riti di questa antica festa, offrendo un’analisi dettagliata delle sue figure simboliche.
La presentazione del libro si è tenuta il 22 febbraio 2025, nella Sala Bernardino Verro di Corleone, con il patrocinio del Comune di Corleone. L’evento ha sottolineato l’importanza di preservare il patrimonio culturale locale, attirando l’attenzione di esperti e appassionati di tradizioni popolari.
Leoluca Cascio e il suo lavoro sulle tradizioni siciliane
L’autore, Leoluca Cascio, è un noto studioso delle tradizioni popolari siciliane e ha dedicato numerosi studi all’analisi delle pratiche culturali della sua terra.

Tra le sue opere precedenti figurano:
- “Il teatro della festa e il suono della Passione. La Settimana Santa a Corleone” (2022) – Studio approfondito sulle celebrazioni pasquali, arricchito da un CD-Audio con i suoni della tradizione.
- “Lu libru di lu Nannu lu Carnilivari. Il Carnevale a Corleone” (2019) – Opera dedicata alla figura del “Nannu” e alle tradizioni carnevalesche locali.
- “Ricordandovi con affetto. Fotografi, editori di cartoline e storia postale a Corleone” (2018) – Analisi della memoria storica della città attraverso immagini e documenti d’epoca.
Le maschere del Carnevale di Corleone
Il libro approfondisce tre figure chiave del Carnevale corleonese:
- Il Riavulicchiu: rappresenta il caos e la trasgressione tipici della festa. Vestito di rosso, con corna e campanacci, anima le strade coinvolgendo il pubblico in momenti di festa e irriverenza.
- Il Testamento: una tradizione satirica che prevede la lettura di testi ironici dedicati a personaggi noti della comunità, riflettendo sulle dinamiche sociali attraverso l’umorismo.
- Il Nannu di Carnevale: figura che segna la fine della festa. Il suo rogo rappresenta il passaggio alla Quaresima, in un rito di purificazione collettiva.


L’importanza della ricerca per la valorizzazione delle tradizioni
Durante la presentazione, il sindaco di Corleone, Walter Rà, ha elogiato l’opera di Cascio:
“Il pregio di questo studio è l’attenta analisi delle testimonianze orali raccolte nel tempo e delle ricerche storiche condotte. Il confronto tra la nostra maschera, il Riavulicchiu, e altre realtà simili dimostra l’importanza di interpretare queste manifestazioni oltre il folklore, come veri riti sociali e culturali.”
L’evento ha riscosso grande successo tra il pubblico, dimostrando come il Carnevale di Corleone continui a rappresentare un patrimonio culturale vivo e condiviso.
Grazie all’opera di Leoluca Cascio, questa tradizione si inserisce a pieno titolo tra quelle da preservare e tramandare alle nuove generazioni.
Di Sara Favarò