Roma, 24 gennaio 2025 – L’Italia è famosa per il suo calore umano e le espressioni di affetto, che variano da regione a regione. Un abbraccio sincero, un sorriso o un soprannome affettuoso sono modi universali di dimostrare vicinanza. Tuttavia, non tutte le città italiane esprimono l’affetto allo stesso modo.Per analizzare queste differenze, la piattaforma Preply ha condotto uno studio sulle città più affettuose d’Italia, esaminando i gesti e le parole utilizzati dagli abitanti nelle interazioni quotidiane. I risultati rivelano contrasti sorprendenti tra nord e sud, grandi metropoli e piccoli centri.
Napoli non è la città più affettuosa: vince Palermo
Nel Sud Italia, l’affetto è un elemento distintivo. Tuttavia, Napoli, pur essendo famosa per la sua vivacità, non si aggiudica il primo posto. Il titolo di città più affettuosa va a Palermo, dove il 57% degli abitanti usa regolarmente soprannomi affettuosi come beddu e amuri. Inoltre, il 49% dichiara di scambiarsi abbracci anche con conoscenti.
Napoli si posiziona al secondo posto: il 50% degli intervistati apprezza termini affettuosi come A guagliona, usati anche dai commercianti.
La terza posizione spetta a Venezia, che si distingue per il suo lato romantico: l’81% dei veneziani esprime affetto con gesti o parole gentili.
Chiudono la top 5 delle città più affettuose Bari e Firenze, dove oltre il 50% degli abitanti si scambia abbracci frequentemente.
Il Sud Italia è il regno dell’affetto nei piccoli centri
Nei piccoli centri il calore umano è ancora più evidente.
Potenza si aggiudica il primo posto: il 47% degli abitanti si scambia baci con regolarità, mentre il 45% ricorre agli abbracci. Inoltre, il 40% si sente a proprio agio con il contatto fisico, anche con sconosciuti.
L’Aquila segue in seconda posizione. Qui, baci e parole gentili sono usati anche nelle relazioni meno strette, riflettendo un’empatia diffusa tra gli abitanti.
Cagliari completa il podio con il 69% degli intervistati che apprezza abbracci e gesti affettuosi, bilanciando riservatezza e accoglienza.
Le città meno affettuose d’Italia: Torino in testa
Non tutte le città italiane si distinguono per calore e affettuosità.
Torino guida questa classifica: il 55% degli intervistati non gradisce termini affettuosi nelle conversazioni pubbliche. Inoltre, i torinesi tendono a limitare baci e abbracci anche nelle relazioni strette, preferendo interazioni più formali.
Bologna sorprende con il secondo posto. Nonostante la fama di città accogliente, i bolognesi evitano gesti espansivi: gli abbracci sono riservati a occasioni speciali e i soprannomi affettuosi sono poco diffusi.
Perugia, l’unica rappresentante del Centro Italia, è al terzo posto. Qui, baci e abbracci non sono all’ordine del giorno e i soprannomi affettuosi sono tra i meno usati.
Completano la top 5 Trieste e Milano. Trieste, influenzata dalla vicina cultura slava, si distingue per la riservatezza: il 70% degli abitanti evita il contatto fisico con sconosciuti. A Milano, invece, il ritmo frenetico della metropoli si riflette nelle abitudini sociali: il 54% preferisce evitare il contatto fisico nelle conversazioni. Tuttavia, il 60% dei milanesi apprezza un abbraccio spontaneo, dimostrando che il calore umano non manca del tutto.
Nord Italia e riservatezza nei piccoli centri
Anche nei piccoli centri del Nord, la riservatezza prevale.
Aosta è la città meno affettuosa: il 64% degli abitanti evita il contatto fisico e oltre la metà non usa espressioni affettuose nemmeno con amici stretti.
Trento segue con il 52% degli intervistati che utilizza soprannomi affettuosi solo in famiglia. Nei negozi e nei bar, invece, il linguaggio caloroso è un’eccezione.
Ancona chiude la classifica. Qui, il 46% non usa termini affettuosi nella quotidianità e il 55% evita il contatto fisico con sconosciuti. Tuttavia, nel privato, gli anconetani dimostrano affetto nelle relazioni più strette.
Città più affettuose d’Italia: come è stata condotta la ricerca
L’indagine ha coinvolto oltre 1.500 persone, analizzando il livello di affettività percepito nelle città italiane.
I partecipanti hanno risposto a domande sulla frequenza con cui esprimono e ricevono gesti d’affetto, fornendo dati sulle abitudini sociali locali.
Per garantire una misurazione comparabile, le risposte sono state aggregate in due categorie:
- Le città più affettuose: somma delle risposte “spesso” e “molto spesso”, oltre a “d’accordo” e “molto d’accordo”.
- Le città meno affettuose: somma delle risposte “non molto spesso” e “mai”, oltre a “in disaccordo” e “molto in disaccordo”.
La classifica è stata suddivisa tra città con più di 150.000 abitanti e piccoli centri con meno di 150.000 abitanti.
Chi è Preply
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