Edoardo Scarfoglio: vita e scandali
Siamo nell’Italia di metà Ottocento e il protagonista dell’articolo di oggi è famoso, ma mai quanto la moglie, la giornalista Matilde Serao. Oggi, come avrete intuito, vi presentiamo qualche aneddoto della vita di Edoardo Scarfoglio, poeta, scrittore e giornalista.
La vita di Edoardo Scarfoglio
Abruzzese, come il ben più famoso Gabriele d’Annunzio, Edoardo nacque a Paglianica nel settembre del 1860. Garibaldi era appena sbarcato a Marsala con i suoi Mille, e il cantiere per l’Unità d’Italia era ancora in corso.
Figlio di un magistrato, il piccolo Edoardo mostrò sin da subito un carattere ribelle che gli ostacolò la conclusione degli studi nella terra natia. Riuscì, infatti, a completare gli studi secondari a Roma, dove si era trasferito presso uno zio.
Incline già da giovane alla letteratura, si dedicò a romanzi e attività giornalistica, facendo parte di numerose redazioni. Fra queste “Capitan Fracassa”, dove incontrò d’Annunzio, e “Cronaca bizantina”.
Cruciale nella vita di Scarfoglio fu l’incontro con Matilde Serao: è del 1885 il matrimonio con la famosa giornalista, con la quale condivise anche fortunate collaborazioni professionali alla direzione di quotidiani nazionali, come “Il Corriere di Roma” e “Il Giorno”.
Dal loro matrimonio nacquero quattro figli (Antonio, Carlo, Paolo e Michele), ma nel 1904 la loro relazione personale e professionale terminò. Scarfoglio fu anche un appassionato dei viaggi: scrisse un paio di libri sul tema e venne chiamato “Ulisse” da d’Annunzio.
Morì a Napoli nel 1917.
Lo scandalo Krupp
La vita di Edoardo Scarfoglio è memorabile anche per alcuni episodi che fecero molto parlare all’epoca. Oltre al duello, vinto da Scarfoglio, con d’Annunzio del 1886, e il suicidio dell’amante Gabrielle Bessard di cui abbiamo scritto in altri articoli, ricordiamo un altro scandalo.
Siamo nel 1902: l’industriale tedesco Friedrich Alfred Krupp è solito trascorrere diversi mesi di vacanza a Capri. La famiglia Krupp non è una famiglia qualsiasi: ha fatto fortuna grazie alle acciaierie (oggi sono confluite nella ThyssenKrupp) e Krupp, secondo alcuni, era l’uomo più ricco della sua epoca.
Iniziano a prendere forma voci che sostengono che , durante il soggiorno sull’isola, Krupp partecipi a orge e sia omosessuale. Fra i giornalisti che cavalcano queste dicerie e pubblicano articoli accusatori c’è anche Edoardo Scarfoglio.
Gli articoli hanno l’effetto di distruggere la reputazione dell’industriale, accusandolo del reato di omosessualità. La morte di Krupp, avvenuta nel novembre del 1902, rende i contorni di questa vicenda ancora più tragici.
La versione ufficiale sostiene che Krupp sia morto per un’emorragia interna; per altri, Krupp si sarebbe suicidato. Insomma, una brutta storia da qualunque angolo la si guardi che, nonostante gli anni trascorsi, rimane attuale: un’eterna lezione sulla potenza della parola, allora come oggi, in ogni tempo.
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