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Risale al Giurassico il più antico girino: il fossile trovato in Argentina

Risale al Giurassico il fossile del più antico girino conosciuto: i paleontologi hanno portato alla luce l’esemplare, molto ben conservato, nella Formazione La Matilde in Patagonia (Argentina).

Sono migliaia le specie appartenenti agli anuri (nome scientifico che indica l’assenza della coda), l’ordine della classe degli anfibi di cui fanno parte le rane, i rospi e le raganelle: anche se mediamente di dimensioni oggi comprese fra 3,5 e 7,5 centimetri, esistono rappresentanti molto più piccoli (anche un solo centimetro) mentre le specie più grandi possono oltrepassare i 30 centimetri di lunghezza (arrivando a 80 con le lunghe gambe distese).

I fossili di girino di maggiori dimensioni di adulti di Notobatrachus degiustoi superano i 20 centimetri

Gli anuri abitano la Terra da molto tempo: i reperti più antichi risalgono a circa 217-213 milioni di anni fa, tardo Triassico, quindi gli antenati delle odierne rane comparvero più o meno insieme ai dinosauri ma sopravvissero a ben due delle cinque grandi estinzioni di massa, quelle verificatesi al termine del Triassico stesso e poi del Cretaceo. Ma risalivano proprio all’inizio di quest’ultimo periodo (ovvero circa 145 milioni di anni fa) le prime documentazione di girini.

“I girini sono le larve acquatiche libere e non riproduttive degli anuri, che devono attraversare una fase metamorfica di profondi cambiamenti morfologici ed ecologici in un breve lasso di tempo per raggiungere lo stadio riproduttivo adulto. Questo drastico tipo di metamorfosi degli anuri è il più estremo tra i tetrapodi viventi e i girini rappresentano uno stadio larvale altamente derivato.” ricordano i ricercatori hanno affermato la paleontologa Mariana Chuliver dell’Universidad Maimónides e i suoi colleghi.

L’esemplare fossile del più antico girino portato alla luce nella Formazione La Matilde in Patagonia appartiene alla specie Notobatrachus degiustoi, descritta per la prima volta nel 1956 e che visse fra il Batoniano e il Calloviano, Piani del Giurassico medio compresi fra i 168 e i 161 milioni di anni fa circa e di cui è stata trovata una quantità di esemplari adulti nella stessa zona.

Notobatrachus-degiustoi ricostruzione artistica
Ricostruzione artistica di girini e adulti di Notobatrachus degiustoi. Sullo sfondo, un dinosauro del Giurassico (Credit immagine: Gabriel Lio).

Il più antico girino era sul punto di mutarsi in rana adulta

Il girino ha una lunghezza di 16 centimetri e nel fossile sono evidenti gran parte del corpo, parte della coda e la testa inclusiva degli occhi; i nervi e un arto anteriore suggeriscono inoltre il girino si trovasse nella fase finale della metamorfosi. Grazie all’eccezionale stato di conservazione dei tessuti molli il girino dimostra che le caratteristiche visibili negli esempi odierni, incluso l’apparato di nutrimento tramite filtraggio, fossero già evolute oltre 160 milioni di anni fa.

Inoltre, spiegano i ricercatori, sia il girino che l’adulto di Notobatrachus degiustoi presentano grandi dimensioni, dimostrando il gigantismo dei girini tra gli stem-anuri (con l’espressione stem group ci si riferisce agli appartenenti a rami evolutivi collaterali).

“Questa nuova scoperta rivela che un ciclo di vita bifasico con girini filtratori proliferanti in ambienti acquatici effimeri era già presente nella prima storia evolutiva degli stem-anuri ed è rimasto stabile per almeno 161 milioni di anni”.

La ricerca The oldest tadpole reveals evolutionary stability of the anuran life cycle è stata pubblicata su Nature (ottobre 2024).

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