Cucina

Formaggi vegani sotto attacco: la battaglia in Europa per un mercato più giusto

Restrizioni sui formaggi vegani: l’Europa si divide tra tradizione e sostenibilità

Le restrizioni sui formaggi vegani e altri prodotti vegetali mettono a rischio chiarezza e innovazione. L’Europa si mobilita per un mercato più equo e sostenibile, puntando a promuovere chiarezza e trasparenza.

Roma, 4 dicembre 2024 – La battaglia per difendere il settore dei formaggi vegani entra nel vivo. La lotta si concentra sulle restrizioni sempre più stringenti che vietano l’uso di termini come “formaggio vegano” per descrivere prodotti vegetali, penalizzando aziende e consumatori. Al centro di questa iniziativa c’è VEGANOK, la principale società di certificazione vegan in Italia, che ha unito le forze con SAFE (Safe Food Advocacy Europe) per promuovere una regolamentazione più equa a livello europeo.


Un Position Paper per difendere questi formaggi e il mercato plant-based

Il tavolo di lavoro promosso da VEGANOK e SAFE mira a creare un Position Paper strategico per sensibilizzare le istituzioni europee sui rischi di queste normative. Questo documento diventerà uno strumento fondamentale per sostenere il settore plant-based e favorire politiche che incentivino la sostenibilità.


La normativa europea e le sfide

Secondo il Regolamento (UE) n. 1308/2013, i termini come “formaggio” sono riservati esclusivamente ai prodotti lattiero-caseari di origine animale. Questa restrizione ha colpito duramente i produttori di formaggi vegani, che non possono utilizzare questo termine, neppure specificando la loro natura vegetale.

L’Italia, con casi come il “Caseificio Vegano di Bologna,” ha adottato una linea restrittiva, riflettendo un dibattito sempre più acceso che coinvolge anche altri Paesi europei, come Francia e Germania.


Perché difendere i formaggi vegani è una battaglia per il futuro

Sauro Martella, fondatore di VEGANOK, sottolinea l’importanza di questa battaglia:
“Difendere i formaggi vegani significa garantire ai consumatori la possibilità di scegliere prodotti sostenibili e trasparenti, senza limitazioni arbitrarie che frenano la crescita di un settore innovativo e in rapida espansione.”

Questa lotta non riguarda solo le aziende, ma anche i consumatori e il futuro del nostro sistema alimentare. Promuovere i prodotti plant-based è un passo fondamentale verso gli obiettivi di sostenibilità del Green Deal europeo.


Un appello all’Europa per un sistema alimentare più giusto

Il tavolo di lavoro SAFE ha delineato tre priorità per il futuro del settore:

  • Tutela dei consumatori: Garantire termini descrittivi chiari e trasparenti.
  • Crescita del mercato: Eliminare ostacoli normativi che frenano lo sviluppo del settore plant-based.
  • Sostenibilità: Allineare le politiche alimentari agli obiettivi del Green Deal europeo.

Da comunicatistampa.net

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