Negli ultimi vent’anni, la produzione di olio extravergine di oliva in Calabria, in particolare nelle aree della valle del Crati, della Sibarite, del Lametino e del Marchesato Crotonese, ha registrato notevoli progressi, sia in termini quantitativi che qualitativi. L’innovazione tecnologica ha svolto un ruolo chiave, portando l’industria olivicola calabrese a nuovi livelli di eccellenza.
Investimenti e innovazione nei frantoi calabresi
Le aziende agricole locali hanno investito nella modernizzazione dei frantoi e delle tecniche di lavorazione, introducendo macchinari all’avanguardia e sistemi di estrazione a freddo. Questi impianti avanzati mantengono le proprietà organolettiche dell’olio e minimizzano l’esposizione a ossigeno e luce, garantendo un prodotto di alta qualità.
Calabria: una delle principali regioni italiane nella produzione di olio
Grazie al sostegno comunitario e a una tradizione secolare nella coltivazione dell’olivo, la Calabria rappresenta oggi circa il 30% della produzione nazionale di olio extravergine, con circa 2 milioni di quintali. Questa quantità la rende leader insieme alla Puglia, con varietà autoctone come la Carolea, la Dolce di Rossano, la Tondina e la Sinopolese, ognuna con profili sensoriali distintivi. La Calabria è famosa anche per le sue denominazioni di origine protetta (DOP) come Bruzio, Lamezia e Alto Crotonese, oltre all’IGP Olio Calabria.
Caratteristiche sensoriali e qualità dell’olio calabrese
Gli oli calabresi sono apprezzati per il loro fruttato, l’amaro e il piccante, caratteristiche che variano a seconda della varietà e del grado di maturazione delle olive. La qualità è inoltre certificata da parametri chimici specifici:
- Acidità libera: inferiore a 0,8% (acido oleico).
- Indice di perossidi: inferiore a 20 meq O2/kg, indice di freschezza.
- Assorbimento UV (K232 e K270): nei limiti normativi per garantire l’assenza di alterazioni.
Sostenibilità nella produzione di olio extravergine di oliva in Calabria
La sostenibilità è un altro aspetto cruciale: molte aziende hanno adottato pratiche agricole rispettose dell’ambiente, riducendo l’uso di prodotti chimici e privilegiando tecniche biologiche. Questo approccio ha portato a oli extravergini calabresi spesso premiati a livello nazionale e internazionale.
L’importanza economica e culturale dell’olivicoltura calabrese
Oltre alla qualità del prodotto, la coltivazione dell’olivo è un settore economico di grande rilievo per molte comunità calabresi. Essa contribuisce a preservare il paesaggio, le tradizioni locali e rappresenta un valore aggiunto per il turismo enogastronomico della regione.
Identità territoriale e prospettive future per l’olio calabrese
Le caratteristiche uniche del microclima e del suolo della valle del Crati, della Sibarite, del marchesato Crotonese e del lametino favoriscono la coltivazione degli ulivi e l’eccellenza dell’olio. Le cultivar locali producono un olio aromatico, complesso e apprezzato dai palati più esigenti, rafforzando così l’identità territoriale della Calabria e rendendola sempre più competitiva nel settore oleario.
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