L’Amico Immaginario

Una sera, una bambina non riusciva a prendere sonno nel suo letto. Sebbene fosse molto stanca dopo aver giocato tutto il giorno, era sveglia come un grillo.

“Ecco, una notte in cui non riuscirò né a dormire né a riposare. Una notte inutile”. Questo pensiero le procurava malumore, perché considerava il tempo sprecato una vera e propria perdita.

Per lei, ogni secondo era prezioso e andava sfruttato, non sprecato. In ogni momento della giornata, che fosse un breve intervallo di pochi minuti o qualche ora, doveva sempre succedere qualcosa. Così, la notte doveva essere dedicata al sonno e al riposo. L’idea di trascorrerla da sveglia la faceva imbufalire.

Passò la prima ora, poi la seconda, e infine la terza… La bambina era sempre più stizzita nel vedere quel tempo dilapidato. “Proprio una notte inutile, che nervi!” esclamò fra sé, girandosi nel letto. E, con enorme sorpresa, vide un grosso coniglio bianco ai piedi del letto.

Spaventata, la bambina chiese al coniglio: “Chi sei? Che vuoi da me? Cosa fai nella mia notte?”

Il coniglio rispose: “Stai tranquilla, sono il tuo amico immaginario. Sono qui per popolare la tua notte e darti dei buoni consigli. Tu dici sempre che il tempo, quando non è utilizzato per fare qualcosa, diventa inutile ed è sprecato. Ma non è proprio così. Guarda questa notte: non dormi e la consideri sprecata. E invece potresti fare altro…”

“E cosa?” chiese la bambina, incuriosita dai ragionamenti del coniglio.

“In queste ore in cui non dormi, potresti attivare il tuo pensiero e cercare soluzioni ai piccoli problemi che dovrai affrontare domani… e questo è solo un punto,” spiegò il coniglio.

La bambina e il coniglio rimasero a parlare a lungo. Quando si svegliò di buon mattino, si rese conto di aver fatto un sogno importante e che, forse, era giunto il momento di rivedere alcuni dei suoi punti di vista sulla vita.

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