Mirco Allegri ci porta in un viaggio affascinante attraverso la storia dell’umanità in “Homo Sapiens? Poemetto dalla Genesi all’Apocalisse”, un’opera che mescola abilmente mito e realtà scientifica per offrire una prospettiva unica sulla nostra esistenza. In questo poemetto mitologico, i vecchi miti si aggiornano, portando con sé una riflessione profonda sulla condizione umana.
Il protagonista, “Homo”, l’unico “animal bipes implume”, ci guida attraverso miliardi di anni di evoluzione, dalla comparsa della prima cellula in mare fino alla conquista dell’intelligenza. La narrazione è permeata da un ritmo poetico che richiama i tempi dei presocratici, trasportando il lettore in un viaggio epico attraverso le ere geologiche e le trasformazioni ambientali che hanno plasmato il nostro mondo.
Al centro della storia c’è il confronto tra “Homo” e gli Dei, rappresentati da figure come Tempoprofondo, Spazioprofondo, Entropia e il dio bifronte CaosaC. Gli Dei, pur ammirando l’intelligenza umana, si mostrano esasperati dall’uso che “Homo” fa di essa, disturbando gli equilibri del pianeta e portando il mondo sull’orlo della distruzione.
La trama si fa particolarmente attuale quando “Homo” viene messo alla prova durante una pandemia influenzale nel Paese asiatico di Belinostan. Qui, Allegri mette in luce la fragilità dell’umanità e la corsa suicida verso l’egoismo e la disgregazione sociale.
In conclusione, “Homo Sapiens? Poemetto dalla Genesi all’Apocalisse” è un’opera straordinaria che mescola sapienza antica e conoscenze scientifiche moderne per offrire una prospettiva unica sulla nostra storia e sul nostro futuro. Mirco Allegri ci regala un’opera che invita alla riflessione su chi siamo e su come possiamo costruire un futuro migliore per tutti.