La saga di Hunger Games della scrittrice statunitense Suzanne Collins ha stregato milioni di lettori tra il 2008 e il 2010. L’incrocio tra il genere distopico, quello fantascientifico e il young adult ha messo d’accordo diversi tipi di fruitori della letteratura, che hanno trovato nella trilogia pane per i loro denti.
Ci troviamo a Panem, in una società divisa in dodici distretti e governata da un regime di tipo totalitario con sede a Capitol City dal presidente Coriolanus Snow. L’antefatto è quello di una ribellione da parte degli abitanti dei distretti al seguito della quale furono organizzati come punizione dei giochi al massacro trasmessi in diretta nazionale, in cui un ragazzo e una ragazza per ogni distretto vengono scelti per combattere in un’arena per la propria sopravvivenza, fino a rimanere l’unico superstite.
Quando la giovane Katniss Everdeen viene selezionata per rappresentare il Distretto 12, e si rifiuta alla fine dei giochi di uccidere Peeta Mellark, un altro tributo per il quale la ragazza inizia a provare dei sentimenti di natura romantica, sfida senza neanche volerlo il presidente Snow, e si ritrova suo malgrado a essere il volto della ribellione per una nazione che non aspettava altro che organizzare una rivoluzione.
Katniss, dunque, diventa così un simbolo di speranza per gli oppressi, un modello da imitare, una leader, un’arma per distruggere lo strapotere di Snow e della capitale. Con una protagonista così forte, decisa, carismatica e coraggiosa, uno scenario post apocalittico e una tematica – quella della lotta di classe – sempre attuale, la trilogia di Hunger Games è diventata un best seller e dai tre romanzi sono stati tratti quattro film per il grande schermo che hanno visto la bravissima Jennifer Lawrence nel ruolo principale.
A distanza di dieci anni dall’uscita de Il canto della rivolta, ultimo capitolo della saga, nel 2020 è stato pubblicato un prequel intitolato Ballata dell’usignolo e del serpente, che racconta la storia del presidente Snow negli anni dell’adolescenza e il suo cammino verso il lato oscuro.
Il romanzo è particolarmente riuscito perché spiega le ragioni dietro la morale contorta del personaggio senza mai giustificarlo, un errore in cui è facile cadere se si tenta di umanizzare troppo l’antagonista di un racconto.
Lo Snow di Ballata dell’usignolo e del serpente è un personaggio ambiguo, a metà tra il bene e il male, che viaggia perennemente sul filo del rasoio tra il tentativo di migliorare la propria posizione sociale per aiutare la sua famiglia che vive di stenti a seguito di una guerra, e il desiderio di ricoprire una carica per il proprio tornaconto, per avere potere e prestigio.
Il romanzo prequel, così interessante e stratificato, avrà presto anch’esso una versione cinematografica: il 15 novembre, infatti, diventerà un film per il cinema con l’emergente Tom Blyth nel ruolo del protagonista.
Nonostante la promozione del film sia stata piuttosto silenziosa anche a causa dello sciopero di attori e sceneggiatori che non ha permesso una particolare sponsorizzazione, i fan dei libri di Suzanne Collins non vedono l’ora di tornare a Panem e incontrare il giovane Coriolanus in versione live action.
E se a ciò aggiungiamo il fatto che le recensioni in anteprima del film della stampa statunitense siano particolarmente entusiaste, ci aspettiamo che La ballata dell’usignolo e del serpente sarà un vero e proprio successo al botteghino!