David Mazurek è originario di Grand Rapids, città nel Michigan, ma la singolare storia del suo trentennale rapporto con un prezioso meteorite ebbe inizio nel 1988, quando decise di comprare una fattoria a Edmore, a una settantina di chilometri di distanza.
Quando l’allora proprietario gli fece fare il giro dei terreni e degli edifici, notò quel grosso sasso utilizzato come fermaporta in un capannone: fu il fattore stesso a spiegargli che si trattava di un meteorite: negli anni Trenta lui e suo padre l’avevano visto schiantarsi con un boato durante la notte.
Un fermaporta stimato fino a 100.000 dollari di valore
Recatisi sul sito dell’impatto la mattina dopo, scavando nel cratere recuperarono la roccia ancora calda e se la portarono a casa, dove rimase per tutto quel tempo a fungere da fermaporta.
Il vecchio proprietario disse a Mazurek che acquistando la fattoria anche la roccia venuta dallo spazio sarebbe stata sua, essendo a tutti gli effetti parte della proprietà. E Mazurek stesso avrebbe continuato a preservarne la funzione di fermaporta per i successivi trent’anni, salvo alcune occasioni in cui i suoi figli portavano la roccia a scuola mostrandola come una curiosità.
A un certo punto, vedendo come altre persone guadagnassero dei soldi rivendendo anche piccoli frammenti di meteorite, nel 2018 Mazurek decise finalmente di far sottoporre il suo fermaporta ad appropriate analisi di laboratorio ed è qui che entra in scena Mona Sirbescu, geologa presso la Central Michigan University (CMU).
I meteoriti ferrosi sono una minoranza, ma è più facile sopravvivono all’impatto
«Potrei dire subito che si trattava di qualcosa di speciale. È l’esemplare più prezioso che abbia mai tenuto in mano in vita mia, monetariamente e scientificamente.» è il commento della specialista riguardo questa roccia del peso di oltre dieci chilogrammi.
Per la dottoressa Sirbescu vedersi portare da cittadini campioni di quelli che essi ritengono poter essere in realtà dei meteoriti è abituale, ma nei quasi vent’anni precedenti la risposta è sempre stata no, non si tratta di una pietra venuta dallo spazio ma di una roccia terrestre.
Nel caso del fermaporta di Mazurek non solo la risposta è stata invece affermativa, ma si tratta di un esemplare le cui caratteristiche rendono appropriata la definizione di spettacolare: è il sesto più grande mai scoperto nel Michigan (su un totale di una dozzina confermati) ed è composto da una lega ferro-nichel, con quest’ultimo elemento che ne rappresenta il 12%, una percentuale elevata considerando che nella maggior parte dei meteoriti ferrosi è fra il 5 e il 10%.
Il meteorite risale alla nascita del Sistema Solare
Si stima i meteoriti ferrosi rappresentino circa il 5% del totale che cade ogni anno sulla Terra, ma sono anche quelli con maggiore probabilità di preservarsi dopo l’attrito con l’atmosfera e l’energia dell’impatto al suolo che polverizzano più facilmente i meteoriti rocciosi.
Secondo il sistema di classificazione, si tratta di un’ottaedrite media, classe IIIAB.
Per ricercatori come la dottoressa Sirbescu il vero valore è rappresentato dal trovarsi fra le mani una testimonianza delle prime fasi della vita del Sistema Solare, l’età del reperto è stimata in oltre quattro miliardi di anni, ma anche il valore monetario è notevole.
Ad aggiudicarsi il fermaporta è stata alla fine la Michigan State University e il reperto è dal 2019 in esposizione permanente presso il loro Abrams Planetarium. Dei 75.000$ ricavati dalla vendita, Mazurek ha deciso di destinarne il 10% al dipartimento di scienze della terra e dell’ambiente della Central Michigan University.