21 Novembre 2024
Joyce

In ogni istante della nostra vita, complici smartphone e pc, siamo aggiornati sulle vicende del mondo che ci circonda: politica, economia e anche cronaca nera. Fra i purtroppo numerosi delitti che vengono commessi ogni giorno, alcuni sanno – più di altri – scuotere l’opinione pubblica.

E colpire l’immaginazione di scrittori: non sono rari i casi di libri ispirati da fatti di cronaca nera come, ad esempio, Gustave Flaubert che, per la scrittura di “Madame Bovary”, si ispirò a una vicenda che accadde ai suoi tempi.

Oggi vedremo come, in tempi più recenti, anche la scrittrice americana Joyce Carol Oates abbia preso spunto da un fatto realmente accaduto per scrivere il suo “Sorella, mio unico amore”, un romanzo pubblicato nel 2008.

Sorella, mio unico amore

Il libro di Joyce Carol Oates narra di una famiglia americana, perfetto esempio della middle class: i coniugi Rampike hanno due figli, Skyler, il maggiore, e la piccola Bliss, per i quali ambiscono a successo e gloria.

Un incidente compromette la carriera sportiva di Skyler, ma per loro fortuna Bliss ha un talento unico per il pattinaggio e, nonostante la sua giovanissima età, è già una promessa non solo nello sport, ma anche di riscatto sociale della famiglia.

Bliss, purtroppo, verrà uccisa brutalmente a soli sette anni e, al centro delle indagini, finiranno i genitori e il fratello Skyler. Sarà proprio Skyler, anni dopo il delitto, a essere la voce narrante del libro di Oates.

Omicidio di JonBenét Ramsey

La storia di Bliss e del suo omicidio, ahinoi, non è frutto della fantasia dell’autrice, ma si ispira a un  caso di cronaca nera che ha scosso l’America negli anni Novanta. Come Bliss, anche JonBenét Ramsey era solo una bambina quando venne trovata uccisa in casa sua, a Boulder, nel Colorado.

Il padre di JonBenét era un uomo d’affari e di successo, mentre la madre era stata una reginetta di bellezza e coltivava per la figlia le medesime ambizioni. La piccola JonBenét fu uccisa nella notte di Natale del 1996 e il colpevole non venne mai individuato.

I sospetti caddero sulla famiglia, i genitori e il fratello, che fu poi scagionata. Vennero anche ipotizzate piste di indagine con estranei che avrebbero potuto intrufolarsi nella casa e uccidere la piccola. 

Tuttavia, l’arrivo di numerose persone sul luogo del delitto prima e dopo il ritrovamento del cadavere compromise la scena e il reperimento di indizi utili. Dopo anni di indagini, ancora oggi l’omicidio di JonBenét Ramsey rimane irrisolto.

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