23 Novembre 2024
La Nuova Divina Commedia

“Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita”: sono versi che conosciamo a menadito quelli che aprono La Divina Commedia di Dante Alighieri. E c’è un motivo se, ascoltandoli anche solo distrattamente, li riconosciamo immediatamente e li ripetiamo quasi meccanicamente, senza alcuna esitazione.

L’opera è infatti un capolavoro senza tempo inciso nella nostra memoria per sempre, analizzato in tutto il mondo da secoli e fonte d’ispirazione per numerosi artisti che per anni hanno dato vita a centinaia di adattamenti tra opere in musica, illustrazioni, trasposizioni cinematografiche, sculture e studi di ogni genere.

Pur essendo ormai lontanissima nel tempo rispetto ai giorni nostri (l’editio princeps è datata 1472), l’impatto della Comedìa di Dante Alighieri sulla nostra cultura è stato talmente importante da suscitare grande interesse ancora oggi… e pure tra i membri della generazione Z (i nati tra il 1997 e il 2012)!

È così che anche il giovanissimo ArtiFEX, classe 2002, si è lasciato ispirare dalle pagine de La Divina Commedia per proporne una sua versione del tutto inedita.

La struttura de La Nuova Divina Commedia, edita da Il giardino della cultura e parte della collana Le grandi opere per tutti, segue quella dell’originale, con le tre cantiche (Inferno, Purgatorio e Paradiso) costituite da trentatré canti ciascuna (eccetto l’Inferno, che ne ha trentaquattro) volti a scandirne la narrazione, ma adotta uno stile di scrittura di gran lunga più semplice.

Nell’adattamento di ArtiFEX, ogni canto è riassunto brevemente in poche righe, e corredato da numerosi disegni in stile fumettistico, che rendono il viaggio di Dante “nella città dolente, nell’eterno dolore, tra la perduta gente” un po’ più leggero, simpatico e, sopra ogni cosa, congeniale anche ai più giovani lettori che si affacciano per la prima volta alla monumentale opera dell’Alighieri.

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