I successi recenti di Mare Fuori e Un professore sembrano suggerire l’idea che la Rai abbia deciso di sperimentare con prodotti ben diversi da quelli che eravamo abituati a vedere sui primi canali nazionali e puntare su un tipo di narrazione che sappia scardinarsi dai vecchi stereotipi e guardare al futuro, che abbia, al contrario, un modo di raccontare più internazionale, complesso e trasversale.
La novità più attesa in questo senso è senza ombra di dubbio rappresentata dall’arrivo in autunno di Noi siamo leggenda, nuova serie dal regista Carmine Elia, già dietro la macchina da presa della prima stagione di Mare Fuori.
E con la serie dedicata alle vicende dell’istituto penitenziario minorile di Napoli, Noi siamo leggenda condivide anche parte del cast. Tra i protagonisti della serie ci saranno volti ben noti al pubblico: Giacomo Giorgio (Ciro), Nicolas Maupas (Filippo) e Valentina Romani (Naditza).
Accanto a loro troveremo gli amatissimi Claudia Pandolfi e Lino Guanciale, due istituzioni per quanto riguarda la TV italiana, ma anche Emanuele Di Stefano, Antonia Liskova, Beatrice Vendramin, Giulio Pranno, Milo Roussel, Sofya Gershevich, Margherita Aresti e Giulia Lin.
Se già i nomi del cast fanno ben sperare in termini di ascolti e di qualità, l’aspetto più curioso e interessante va ricercato nell’idea stessa della serie: Noi siamo leggenda, infatti, sarà un teen drama ibridato al genere fantasy, una grossa novità per la Rai e per la serialità italiana, che non è solita produrre contenuti per adolescenti e per di più in un contesto soprannaturale.
La serie avrà la struttura di un racconto di formazione, in cui i giovani protagonisti dovranno tentare di destreggiarsi tra problemi quotidiani sia familiari che personali e straordinari poteri, che si faranno metafora delle difficoltà che ogni teenager è costretto ad affrontare nel passaggio dall’adolescenza all’età adulta.
I ragazzi, che si sentiranno dei reietti, dovranno tentare di sopravvivere in un mondo che non li comprende a pieno. E nel corso degli episodi dovranno imparare una lezione fondamentale: crescere non è semplice neppure quando sei un supereroe.