Era il 2019 quando Buona Apocalisse a tutti, romanzo di Terry Pratchett e Neil Gaiman, veniva trasposto in una serie TV di sei episodi su Amazon Prime Video.
Good Omens si è così rivelata un grande successo per lo steamer. Merito di una sceneggiatura arguta, divertente e mai banale; di personaggi sopra le righe ai quali è impossibile non voler bene; di due attori protagonisti che sono delle vere e proprie leggende della TV, David Tennant e Michael Sheen; di un’attenta opera di adattamento che ha dato risalto al cartaceo senza diventarne la copia carbone.
Quando è stata distribuita da Prime Video, tutti noi spettatori eravamo convinti che Good Omens fosse una serie autoconclusiva poiché copriva la trama di tutto il materiale di partenza, eppure, inaspettatamente, dopo circa due anni è arrivata la notizia del rinnovo per una seconda stagione che arriverà in contemporanea negli Stati Uniti e in Italia il 28 luglio 2022.
Se da una parte eravamo entusiasti all’idea di vedere nuovamente in azione l’angelo Aziraphale e il demone Crowley, di scoprire quali nuove e rocambolesche avventure avrebbero vissuto, dall’altra siamo stati assaliti da qualche dubbio. Avrebbe avuto senso continuare una storia che era già bella che conclusa nel migliore dei modi? Un continuo sarebbe stato una forzatura e avrebbe intaccato la bellezza della prima stagione come hanno fatto decine di sequel nel corso degli anni?
Eppure, con Good Omens 2 sembra che potremo tirare un sospiro di sollievo dal momento che Gaiman stesso è stato coinvolto nel processo emotivo e che gli eventi di cui si racconteranno nel nuovo ciclo di episodi saranno basati su altre idee che lui e Pratchett avevano buttato giù durante la stesura del romanzo a quattro mani. A proposito del sequel, Gaiman ha detto: “Sono passati 31 anni da quando Buona apocalisse a tutti è stato pubblicato, e 32 da quando io e Terry ci trovavamo nelle nostre camere da letto in un hotel di Seattle alla World Fantasy Convention e pensavamo alle prime idee. Adatterò qualcuna di esse per la seconda stagione di Good Omens. Terry non è più tra noi, ma quando c’era ancora avevamo parlato di cosa volevamo fare con Good Omens e dove sarebbe andata a finire la storia. E ora, grazie a BBC Studios e Amazon, posso portarla sul piccolo schermo”.
Non ci resta che scoprire se la seconda stagione di Good Omens saprà tenere fede alle parole di Neil Gaiman e replicare il successo della prima.