21 Novembre 2024
titanic

L’affondamento del Titanic è una delle vicende più conosciute della storia del secolo scorso: tutti noi ricordiamo le migliaia di morti, le falle tecniche del transatlantico e le tragiche coincidenze che hanno contribuito a far diventare leggendaria la notte fra il 14 e il 15 aprile 1912.

Nonostante il tempo trascorso dalla drammatica notte, i numerosi documentari, film e libri dedicati che hanno reso celeberrimo il Titanic, è ancora facile imbattersi in qualche aspetto meno noto della vicenda. A me è capitato di recente, con la storia di un’edizione molto preziosa del libro “Quartine”.

“Quartine”

Opera del poeta persiano Omar Khayyām, “Quartine” è una collezione poetica che, da oltre un millennio, affascina lettori di tutto il mondo, affrontando temi “sensibili” come la brevità della vita  o la casualità della stessa.

Nel XIX secolo, l’inglese Edward Fitzgerald tradusse un centinaio di quartine, purtroppo in maniera scarsamente fedele al testo originario, mentre in italiano è dell’arabista Alessandro Bausani una delle traduzioni di maggior pregio.

L’edizione persa con il Titanic

Fra i tanti lettori che rimasero colpiti dalle poesie di Omar Khayyām, ci fu Francis Sangorski, un artigiano che, fra Ottocento e Novecento, gestiva una rilegatoria e voleva realizzare per l’opera “Quartine” una delle copertine più belle mai realizzate.

Riuscì, a tal fine, a convincere il proprietario della libreria Sotheran a commissionargli la più straordinaria rilegatura della storia e, una volta ottenuto l’accordo, ci lavorò per due anni, decorando con dovizia assoluta la copertina, la quarta e il dorso.

Pavoni e piante, strumenti musicali e teschi simboleggiavano la vita e la morte sulla rilegatura del testo che piacque moltissimo al committente, il proprietario della Sotheran, che tentò di venderlo per un valore pari ai nostri 140.000 euro.

Il pubblico non gradì e il libro venne venduto all’asta per poco più della metà del valore iniziale il 29 marzo 1912. Atteso a New York con la nave del 6 aprile 1912, il libro venne – non si sa perché – imbarcato sul viaggio inaugurale del Titanic.

Alcune ricostruzioni ritengono che il libro fosse stato acquistato dal giovane e ricco Harry Elkins Widener, che si era recato a Londra proprio ad acquistare libri. Purtroppo, sia lui che il padre affondarono nel tragico viaggio.

Lo stesso e tragico destino toccò all’edizione delle “Quartine” che è andata perduta nel viaggio inaugurale del Titanic: si tratta di una delle tante opere d’arte che il celebre transatlantico ha portato con se’ negli abissi dell’Atlantico.

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