In fuga da Roma, Caravaggio approda a Messina nei primi anni del Seicento. Accanto a questi fatti, realmente accaduti al celeberrimo pittore, Nadia Terranova e Lelio Bonaccorso ambientano una storia di formazione e crescita che ha per protagonista la piccola (e immaginaria) Isabella.
Isabella è una ragazzina, figlia di un ricchissimo mercante messinese, don Giovanni Martines: l’uomo, rimasto vedovo, colma di attenzioni la ragazzina, desideroso di immortalare l’immagine della figlia in un ritratto.
La scelta di don Giovanni ricade sul pittore più famoso dell’epoca, Caravaggio, che in quei tempi soggiornava a Messina. Da queste premesse, prende avvio il graphic novel “Caravaggio e la ragazza”, ambientato nella Messina del Seicento, società patriarcale, ma vivace e colorata.
Caravaggio e la ragazza
Gli incontri fra il pittore e la ragazzina finalizzati alla realizzazione del ritratto, in realtà, divengono l’occasione per far uscire allo scoperto il talento artistico di Isabella: Caravaggio aiuta Isabella a farsi strada nella vita e nell’arte.
Isabella, infatti, ha preso dalla madre la vena creativa, ma gli usi, le consuetudini e le convenzioni sociali di allora impongono che la capacità artistica di una donna sia messa in secondo piano la capacità artistica in ragione del suo sesso.
Caravaggio insegnerà, invece, a Isabella a coltivare i suoi talenti e a dare voce alle emozioni e sensazioni che tiene dentro e che possono dare vita a opere uniche. Il padre, comprensibilmente, inizialmente si oppone, ma non appena capisce l’importanza di saper accogliere e incoraggiare i desideri della figlia, la supporta.
Messina
Non solo sfondo, ma vera e propria protagonista della vicenda è Messina, la città che ha accolto Caravaggio ed è stata fonte di ispirazione di alcuni dipinti entrati nella storia dell’arte, come La resurrezione di Lazzaro.
I colori, gli odori e le viste di Messina sono state di fondamentale importanza per il pittore nella realizzazione dei quadri che qui ha perfezionato e la scelta di ambientare proprio a Messina il graphic novel non è stata casuale per Terranova e Bonaccorso.
Sia Nadia Terranova che Lelio Bonaccorso, infatti, sono nativi di Messina e hanno voluto con questa graphic novel omaggiare tanto la propria città quanto il periodo di serenità che diede al turbolento Caravaggio.
Infatti, come negare che le opere di questo periodo del Caravaggio, caratterizzate da continui chiaro scuro, simboleggino e rimandino alla rinascita, alla ripartenza, a una nuova vita?
Una nuova vita come quella di Lazzaro che rinasce, come quella di Caravaggio che vive proprio qui alcuni dei suoi migliori e sereni anni, come quella di Isabella che, dopo l’incontro con il pittore, darà una svolta alla propria vita.
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