Il nome di Sam Levinson è diventato estremamente noto negli ultimi anni principalmente per il fenomeno Euphoria, la controversa serie TV con protagonista la giovane star Zendaya di cui Levinson è regista, sceneggiatore e showrunner.
Euphoria ha generato diverse discussioni per le tematiche particolarmente crude che tratta (tossicodipendenza, salute mentale e abusi) e per il modo ritenuto non sempre troppo delicato con cui le mette in scena.
Nonostante le problematiche legate alle sue sceneggiature, la serie è diventata un vero e proprio successo per HBO, tanto che la rete ha commissionato a Levinson una nuovissima serie TV, The Idol, in arrivo in Italia su Sky e Now il prossimo 5 giugno, che vedrà nei ruoli principali The Weekend e Lily-Rose Depp, figlia dei più famosi Johnny Depp e Vanessa Paradis.
Come si può intuire dal trailer, la storia seguirà le vicende di Jocelyn, una giovane cantante che, a seguito di un crollo emotivo che ha causato la cancellazione del suo tour, tenta di tornare alla ribalta rivendicando il titolo di “più sensuale pop star d’America”. Il tutto mentre si trova a fare i conti con una complicata relazione sentimentale con Tedros, fondatore e guida spirituale di un culto contemporaneo.
Nonostante il cast di personaggi famosi dal mondo del cinema e della musica e l’eredità di Euphoria, la serie sta già facendo parlare di sé per questioni di tutt’altra natura. Le controversie sono iniziate durante la fase di produzione, quando la regista Amy Seimetz ha abbandonato il progetto ed è subentrato Levinson, che ha deciso di riscrivere e rigirare l’intera opera nonostante la maggior parte degli episodi fosse già stata pronta.
Fonti interne alla produzione hanno lamentato un cambio di direzione esagerato, con contenuti sessuali inquietanti e nudità eccessiva. Non più una satira sulla fama incentrata su una star in declino che deve lottare per riaffermarsi, ma una storia d’amore degradante, vuota e a tratti anche offensiva.
Non il migliore degli inizi, dunque, quello di The Idol, ma non possiamo fare altro che attendere la distribuzione per scoprire se davvero il progetto sia davvero così difficile da digerire.