Grande successo di Amazon Prime Video, nell’arco di dieci episodi, Daisy Jones and the Six ha tratto ispirazione dal best-seller omonimo di Taylor Jenkins Reid raccontando, sotto forma di mockumentary (un genere che simula lo stile del documentario nascondendovi in realtà un racconto di finzione), ascesa e declino della band che dà il titolo all’opera nella Los Angeles degli anni Settanta.
Daisy, Billy, Graham, Karen, Eddie, Warren e Camila ci hanno accompagnato in una narrazione dal sapore nostalgico, in un viaggio fatto di musica e di eccessi, ma anche di consapevolezza e introspezione.
La prima stagione, che vede i protagonisti ormai in età adulta riflettere sul periodo in cui facevano parte della rockband, ha coperto tutti gli eventi del romanzo da cui è tratta, e pur con i dovuti cambiamenti, necessari nel passaggio da un media a un altro, ha saputo accontentare la maggior parte dei lettori restando fedele nello spirito al cartaceo.
Tuttavia, visto la grande eco che la serie ha portato sia per quanto riguarda le visualizzazioni sul servizio di streaming sia per il chiacchiericcio inarrestabile sui social, i produttori si sono detti aperti alla possibilità di un sequel.
Scott Neustadter, sceneggiatore capo di Daisy Jones and the Six, ha recentemente dichiarato di avere più di un’idea per eventuali future stagioni, e che nonostante il finale possa dirsi soddisfacente (l’incontro tra Daisy e Billy dopo anni di silenzio), c’è ancora un leggero margine per un continuo.
Ma cosa ne pensa Taylor Jenkins Reid? La scrittrice ha affermato di aver vagliato la possibilità di esplorare ancora le vite dei suoi personaggi, ma che una seconda stagione arriverà solo nel momento in cui sentirà di avere qualcosa di concreto da raccontare, quando avrà in mente una storia realmente degna di nota da portare sul piccolo schermo.
Dunque per il momento non c’è ancora nulla di ufficiale, ma possiamo certamente aspettarci ulteriori sviluppi, sia che si tratti di una conferma che di una smentita.
