23 Novembre 2024
Titanosauro_ Argentinosauro

Argentinosauro, un esempio di titanosauro (in questo caso, come indica il nome, vissuto nell'odierno Sudamerica) (Credit: N. Tamura (CC BY 3.0))

Un tesoro di uova di titanosauri vissuti fra il Giurassico e il Cretaceo scoperto in India

256 uova deposte da titanosauri, le più grandi e massicce creature terrestri mai esistite, in 92 siti di nidificazione portate alla luce grazie a scavi effettuati fra il 2017 e il 2020 nella Formazione Lameta, un giacimento sedimentario ricco di fossili di dinosauri risalenti soprattutto al Tardo Cretaceo nella valle del Narmada fra gli stati di Madhya Pradesh, Gujarat e Maharashtra (India centro-occidentale): la scoperta è illustrata in uno studio realizzato dai paleontologi dell’Università di Delhi.

“La nostra ricerca rivela la presenza di un vasto incubatoio di dinosauri sauropodi titanosauri nell’area di studio e offre nuove informazioni sulle condizioni di conservazione del nido e sulle strategie riproduttive dei dinosauri sauropodi titanosauri poco prima che si estinguessero” afferma Harsha Dhiman, autore principale dello studio, in un comunicato stampa.

Uova di dinosauro fossili
Uova di dinosauro fossili
(Credit: Dhiman et al., 2023, PLOS ONE, CC-BY 4.0) (A) Uovo totalmente non schiuso (B) Contorno circolare quasi completamente intatto dell’uovo che potrebbe indicare non si sia schiuso e non si trovano gusci d’uovo sciolti nella covata (C) Uovo compresso che mostra la finestra di schiusa (freccia) e frammenti raccolti intorno all’ apertura stessa (cerchiati), probabilmente proprio i resti della finestra di schiusa. (D) Uovo dal profilo curvo. (E) Uovo deformato mostra le superfici che scivolano l’una sull’altra.

I titanosauri potevano raggiungere lunghezze prossime ai trenta metri

“Insieme ai nidi di dinosauro di Jabalpur nell’alta valle del Narmada a est e a quelli di Balasinor a ovest, i nuovi siti di nidificazione del distretto di Dhar nel Madhya Pradesh (India centrale), che coprono un tratto est-ovest di circa 1000 km, costituiscono uno dei più grandi incubatoi di dinosauri al mondo” aggiunge il coautore e leader del team di ricerca Guntupalli Veera Raghavendra Prasad, direttore del Dipartimento di Geologia dell’Università di Delhi

Le analisi hanno condotto all’identificazione di uova deposte da sei specie, suggerendo che la diversificazione nei titanosauri vissuti nell’area fra il Tardo Giurassico e la fine del Cretaceo (ovvero fra i 163 e i 66 milioni di anni fa) fosse molto più ampia di quanto finora ritenuto sulla basa dei resti di ossa.

La disposizione dei nidi indica inoltre che i titanosauri deponessero le uova in fosse poco profonde per poi seppellirle, come fanno i coccodrilli moderni, con l’incubazione ottenuta grazie ai raggi del Sole o a calore di origine geotermica.

uova di titanosauro
Uova di titanosauro fossili

I più importanti ritrovamenti di titanosauri sono avvenuti fra India e Sudamerica

Tuttavia fra i reperti sono state identificate la deposizione in sequenzialità e patologie a guscio multiplo e uovo nell’uovo una condizione osservata per esempio nelle galline in cui l’uovo formatosi si ritrae nell’ovidotto finendo col generare un secondo uovo intorno a esso: questo ci dice che “le creature avevano una fisiologia riproduttiva simile a quella degli uccelli e probabilmente deponevano le uova in modo simile” continua Prasad.

“La presenza di molti nidi nella stessa area suggerisce che questi dinosauri mostrassero un comportamento di nidificazione coloniale simile a quello riscontrabile in molti uccelli moderni. Ma la distanza ravvicinata dei nidi lasciava poco spazio ai dinosauri adulti, sostenendo l’idea che gli adulti lasciassero i piccoli (neonati) a cavarsela da soli”.

La ricerca New Late Cretaceous titanosaur sauropod dinosaur egg clutches from lower Narmada valley, India: Palaeobiology and taphonomy è stata pubblicata su PLOS One (2023)

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