Recensioni

Oceano

Pur se giovanissima, l’autrice Giulia Privitera, classe 2000, è dotata di una sensibilità spiccata e di una ricchezza interiore unica. È quel che traspare dalle numerose poesie che troviamo nella raccolta dal titolo Oceano, della Collana Pensieri in ordine sparso della Casa editrice Il Giardino della Cultura.  

Diviso in tre grandi sezioni (Fasi vesuviane, Dentro il paese sommerso e Il risveglio), il testo spazia tra una grande vastità di argomenti e tematiche universali, dall’amore alla difficoltà di aprire il proprio cuore, dalla paura dell’abbandono alla solitudine, dal coraggio di reiventarsi al perdono.  

In particolar modo, ciò che emergono dalle pagine di Oceano sono le difficoltà incontrate durante una relazione romantica. I versi di Giulia Privitera scandiscono, infatti, tutte le fasi della storia d’amore.  

Attraverso la penna dell’autrice, viviamo intensamente l’iniziale entusiasmo all’idea di condividere ogni aspetto della propria vita con l’altro, la grande gioia dell’essere l’uno il porto sicuro dell’altra, ma anche il momento di rottura.  

Quando si raggiunge il punto di non ritorno, percepiamo la delusione, il rancore e la cocente rabbia. L’autrice mette nero su bianco il dolore e la sofferenza della fine della burrascosa relazione con la persona di cui era innamorata, ma che l’ha ferita irrimediabilmente.  

Risulta particolarmente difficile per Giulia dimenticare e lasciare andare il passato. La seconda parte della raccolta è probabilmente la più dura: attraverso i suoi versi, riusciamo a sentire tutto ciò che vive l’animo dell’autrice. Quando, durante la notte, si ritrova sola con se stessa, la collera riemerge al ricordo della delusione vissuta.  Ma con la terza e ultima sezione di Oceano, entriamo nella fase dell’elaborazione del dolore e della risalita: il lettore sarà accompagnato verso la chiusa finale dell’opera con grande delicatezza, attraverso i concetti cardine di rinascita e perdono che fanno da collante a tutte le poesie della raccolta.

Questa opera è arricchita dalla presenza della versione in tedesco (Ozean), che va ad ampliare la collana la collana “Ponti di parole”.

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