Bam! Chissà cosa pensò William Burroughs quando vide cosa aveva causato lo sparo della sua pistola in un tardo pomeriggio di fine estate del 1951: quello che era nato come un banale gioco si trasformò in una tragedia.
La tragedia
Il 6 settembre 1951 William Burroughs, che sarà una delle voci più significative della Beat Generation, si trovava in un piccolo appartamento a Città del Messico, città in cui viveva. Insieme a lui c’erano la moglie e due amici.
William Burroughs era ubriaco e, per spacconeria, voleva dimostrare agli amici quanto fosse bravo a tirare di pistola. Per questo chiese alla moglie Joan Vollmer di prestarsi alla prova e lei, ubriaca, accettò, mettendosi sulla testa un bicchiere pieno di cognac.
Meno di due metri distanziavano Burroughs e la moglie. Il colpo, sparato basso da William Burroughs, centrò Joan alla tempia. Joan si sedette, tenendo la testa reclinata, e solo in un secondo momento uno degli amici notò un rivolo di sangue scendere dalla tempia.
Non appena la gravità della situazione fu palese, vennero chiamati i soccorsi che si rivelarono inutili: quando arrivarono i soccorritori, la moglie di uno degli scrittori statunitensi che diedero voce alla rivolta nel secolo scorso era già in coma e morì in poche ore.
Joan Vollmer, quando spirò, aveva 28 anni, era sposata da pochi anni con Burroughs e aveva due figli: William Jr, nato nel 1947 dallo scrittore voce della Beat Generation, e di una bambina, Julie, nata da una precedente relazione.
Le conseguenze
Immediatamente, William Burroughs venne incarcerato e dichiarò che la tragedia fu un incidente, verificatosi mentre stava pulendo la pistola. La famiglia si attivò subito per William, tanto che, grazie alla cauzione versata, il 22 settembre 1951 era già libero.
Burroughs rientrò negli Stati Uniti e il processo proseguì, terminando con la condanna a due anni per omicidio colposo dello scrittore. In seguito, comunque, la pena venne sospesa e William riuscì a strumentalizzare l’omicidio a proprio vantaggio.
Infatti, fino all’omicidio di Joan Vollmer, Burroughs non aveva pubblicato ancora nulla; dopo la tragedia, iniziò a dare alle stampe alcune opere che, inizialmente, trovarono apprezzamento fra i lettori di scrittori statunitensi della Beat Generation.
In seguito, quando divenne sempre più popolare, dichiarò che la scrittura era un antidoto per reagire alla morte della moglie e che, addirittura, l’omicidio si era rivelato essenziale per far emergere il suo lato “oscuro”.
Una storia incredibile segna la vita di uno degli scrittori statunitensi della letteratura hipster, talmente incredibile da sembrare frutto della fantasia e, invece, è terribilmente vera e capace di lasciare senza parole anche a distanza di decenni.
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