Il Giappone, Paese colmo di fascino, unisce nell’immaginario collettivo la tradizione con la modernità in una combinazione unica e irripetibile. Accanto ai samurai convivono senza stonare i treni più veloci del mondo.
All’interno di una società che vive a ritmi frenetici e incalzanti, troviamo anche alcuni degli scrittori contemporanei più amati e letti nel mondo, come Harumi Murakami o Banana Yoshimoto, autori di bestseller.
Famiglia e formazione di Banana Yoshimoto
Kitchen è il titolo del romanzo che ha reso celebre in tutto il mondo la scrittrice Banana Yoshimoto, al secolo Mahoko Yoshimoto, classe 1964, autrice di numerosissimi romanzi, come Lucertola, N.P. o Il letto pieno di fiori.
La sua passione per la scrittura è una “questione di famiglia”: suo padre è Takaaki Yoshimoto, noto anche come Ryūmei Yoshimoto, critico letterario e poeta di spicco negli anni Sessanta, che le ha dedicato un saggio Yoshimoto Takaaki X Yoshimoto Banana.
Sua sorella, Haruno Yoiko, è un’affermata disegnatrice di manga. Banana Yoshimoto ha alle spalle una solida formazione letteraria: infatti, ha conseguito una laurea al college delle arti dell’Università Nihon, specializzandosi in letteratura.
Influenze letterarie
Amore, amicizia, ma anche casa e famiglia sono i temi dominanti nei romanzi di Banana Yoshimoto, le cui opere, spesso, sono state paragonate a dei manga trasposti in romanzi, sia per quanto riguarda i personaggi che le ambientazioni.
Particolare influenza sulla sua produzione letteraria l’ha giocata Stephen King: la scrittrice, infatti, prima di esordire ha letto con assiduità i libri del celebre autore, anche se la sua concentrazione è stata per lo più per le opere non horror.
La passione per l’Italia
Del genere horror, invece, è rimasta particolarmente colpita dal film di Dario Argento, Suspiria. Era solo una ragazzina quando, alle prese con le insicurezze adolescenziali, riconobbe nelle immagini del regista italiano il mondo che lei stessa aveva in mente.
Non a caso, ha dichiarato che Suspiria è il suo film preferito, mentre il suo libro del cuore è Cime tempestose di Emily Bronte; fra gli altri suoi scrittori preferiti ci sono Isaac B. Singer e Truman Capote.
Più in generale è molto stretto il suo legame con l’Italia, dove la traduzione dei suoi testi è curata, fra gli altri, da Giorgio Amitrano, orientalista di fama internazionale e traduttore anche di Haruki Murakami.
Colpisce, infine, che il suo libro più celebre, Kitchen, tradotto in oltre venti lingue, sia stato – non a caso – tradotto come prima scelta in italiano, proprio a dimostrazione del debole di Banana Yoshimoto per il nostro Paese.
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