Il Sara Cultural Center con i suoi 75 metri di altezza svetta nella cittadina di Skellefteå, Svezia settentrionale, 35.000 abitanti: nulla di eccezionale se non fosse che il materiale utilizzato per la sua costruzione è principalmente legno di abete rosso.
Inaugurato nel 2021, l’edificio ospita nei suoi venti piani un albergo, spazi adibiti a teatro e a esposizioni e una biblioteca. Non vi sono intonaco, guarnizioni o sistemi di isolamento aggiuntivi qui dove legno e acciaio interagiscono nel creare una struttura solida e stabile, dove persino i vani degli ascensori sono interamente in legno.
Una struttura in acciaio è ancora presente ma in quantità molto inferiore rispetto ai palazzi in muratura
Materiali di uso comune e massiccio nell’edilizia come il cemento e l’acciaio sono fra le principali cause di inquinamento poiché durante la loro produzione viene rilasciata una grande quantità di CO2 (secondo alcune stime, oltre il 10% del totale a livello globale).
Il legno invece produce scarse quantità di CO2 come conseguenza della sua produzione ed è inoltre in grado di trattenere il carbonio assorbito dall’albero persino dopo essere stato tagliato e lavorato in modo da poterlo utilizzare nell’industria edilizia. L’impronta di carbonio del legno è una trentina di volte inferiore a quella del cemento e persino centinaia di volte rispetto all’acciaio. Il legno è inoltre un materiale più leggero e necessità di minor tinteggiatura.
Gli sforzi volti alla riduzione delle emissioni su scala mondiale hanno indotto una forte crescita nell’interesse riguardo le costruzioni in legno e uno dei fulcri di questa rivoluzione non poteva che essere il nord dell’Europa continentale, ovvero aree come la Svezia che vantano ampie regioni boscose e una lunga tradizione di uso del legno nell’edilizia.
Punti di forza sono la struttura modulare e la possibilità di modificare al volo le componenti in legno
La torre di Skellefteå è il terzo palazzo di questo tipo in legno per altezza al mondo, sopravanzato di pochi metri da un palazzo in Norvegia e uno in Austria. La realizzazione di questo centro culturale si è rivelata un’impresa che ha condotto all’ideazione di tecniche costruttive ad hoc come le camere costituite da veri e propri moduli prefabbricati impilabili e incastrabili uno sull’altro come i mattoncini del Lego. Si tratta di una rivisitazione in chiave moderna di tecniche tradizionali, il vecchio che incontra il nuovo ricavando il meglio di entrambi.
Il Sara Cultural Center dimostra che realizzare edifici multifunzionali in questo modo è possibile e progetti analoghi sono già avviati in altre parti del mondo, da una torre a Milwaukee (Stati Uniti) che entro la fine del 2022 dovrebbe conquistare il titolo di nuovo palazzo in legno più alto del mondo a un complesso di appartamenti in Svezia che sfrutta la tipicità dei legni locali, già pluripremiato dagli esperti del settore edilizio nazionale.
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