La signora delle comete si racconta
La protagonista del nostro articolo di oggi è Amalia Ercoli Finzi, astrofisica e ingegnera, autrice, insieme alla figlia Elvina, di uno dei più recenti libri per ragazzi che è una sua autobiografia.
“Oltre le stelle più lontane” è il titolo del libro in cui madre e figlia intrecciano i loro ricordi dell’infanzia e preadolescenza in due epoche differenti. Amalia, nata nel 1937, cresce sotto i bombardamenti e facendo i conti con la dura vita che la guerra ha imposto.
Amalia Ercoli Finzi: la vita
Piccoli episodi di vita quotidiana, come la fuga nel rifugio antiaereo, o la penuria di alimenti, vengono rievocati accanto a temi più delicati, come la differenza di trattamento che lei, in quanto femmina, ricevette rispetto al fratello
Per non parlare delle prospettive di vita professionale che la aspettavano: secondo i genitori, al più, avrebbe potuto diventare insegnante di matematica. Le capacità scientifiche, ma anche la determinazione di Amalia Ercoli Finzi hanno fatto sì che la sua vita prendesse una strada differente.
Per natura affascinata dal funzionamento degli oggetti, si iscrisse a ingegneria aerospaziale al Politecnico di Milano e, prima donna in Italia, si laureò. La sua carriera si snoda fra collaborazioni con la Nasa, con la ESA e l’ASI.
Su tutti i progetti a cui ha partecipato, il suo nome è legato alla missione Rosetta: durata dal 2004 al 2016, la missione ha avuto come obiettivo lo studio di una cometa, mediante il lancio di una sonda di nome, appunto, Rosetta.
Madre di cinque figli, fra cui Elvina che è nata nel 1976 ed è coprotagonista dell’autobiografia di Ercoli-Finzi. Dai diari di Elvina preadolescente, sono tratti i passaggi che narrano delle difficoltà tipiche dell’età.
Dalle ragazzine più snob fino agli episodi di bullismo, Elvina racconta e condivide con i giovani lettori titubanze e incertezze che tutti vivono nella quotidianità, ma affronta anche le domande più complicate che prima o poi si fanno avanti per tutti.
Come, ad esempio, trovare la propria strada: ed è questo il punto su cui le esperienze di Amalia ed Elvina, diverse per i tempi in cui hanno vissuto, convergono e diventano il testimone da trasmettere a Micol, la figlia di Elvina.
A prescindere dal mestiere, bisogna sempre avere fiducia nelle proprie capacità, mantenere vive sia la curiosità che la sensibilità: ingredienti che non devono mai mancare nella vita di ogni donna per trovare la felicità in ogni lavoro che sceglierà.
Dedicato alla ragazze e non solo
Ragazze e ragazzi sono i destinatari principali del libro, ma non solo: noi adulti riviviamo la nostra infanzia e la nostra preadolescenza, con il meglio e il peggio di quegli anni. Oltre a suscitare un po’ di fisiologica nostalgia, il libro sa invitarci a guardare il mondo con occhi diversi.
Quelli di “grandi” che, con le responsabilità che ci competono, hanno il dovere di incoraggiare i giovani di oggi a seguire le proprie aspirazioni, andando oltre i limiti che il luogo comune impone, e invitarli a dare il meglio per ottenere quello che vogliono.
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