Lucertola di 110 milioni di anni fa preservata in condizioni eccezionali in un frammento d’ambra
L’ambra proveniente dai giacimenti del Myanmar settentrionale continua a regalare sorprese: i paleontologi hanno infatti identificato una specie finora sconosciuta di lucertola vissuta 110 milioni di anni fa, in piena era dei dinosauri.
“Tra i fossili, in generale, quelli conservati nell’ambra offrono una visuale rara o addirittura unica sugli organismi estinti” illustra il dottor Andrej Čerňanský dell’Università Comenio di Bratislava “L’ambra racchiude frequentemente animali preservati in 3D o loro parti, inclusi spesso i tessuti molli”.
L’ambra, considerata una pietra preziosa, è in realtà una resina vegetale
“È esclusivamente grazie a tale grado di conservazione che sappiamo che lo schema scalare tipico di almeno alcuni gruppi di lucertole si era già evoluto nel Cretaceo, ad esempio la scanalatura granulare della testa e le zampe adesive dei gechi”. La specie di lucertola appena identificata, denominata Retinosaurus hkamtiensis, rimase intrappolata nella resina di un’araucaria circa 110 milioni di anni fa (età albiana, al termine del Cretacico Inferiore).
“Stiamo guardando in faccia un animale che viveva quando i dinosauri camminavano sulla Terra” afferma l’erpetologo Aaron Bauer, professore di biologia presso la Villanova University (Pennsylvania). Il frammento d’ambra con un giovane Retinosaurus hkamtiensis ben conservato è stato recuperato nel distretto di Hkamti, in prossimità delle miniere di giada nel bacino centrale del Myanmar settentrionale.
Il campione è stato analizzato attraverso una TAC che ha permesso ai paleontologi di renderizzare la lucertola in tre dimensioni. “Abbiamo la rara opportunità di studiare non solo uno scheletro articolato, ma anche l’aspetto esteriore della lucertola, le squame, nello stesso modo in cui gli erpetologi studiano le specie attuali”, spiega il dottor Juan Diego Daza, ricercatore presso la Sam Houston State University (Texas).
Fra biologia e tettonica: il viaggio della placca birmana
“Sebbene i modelli digitali generati dai dati della tomografia computerizzata non possano sostituire completamente gli oggetti fisici che rappresentano, rendono più semplice l’accesso ai campioni museali”, aggiunge il dottor Edward Stanley, ricercatore presso il Museo di Storia Naturale della Florida. “Abbiamo effettuato molteplici analisi filogenetiche per cercare di stabilire relazioni tra questa forma e le altre conosciute, in base alle caratteristiche dello scheletro e allo schema tracciato dalle squame” spiega il dottor Arnau Bolet, ricercatore presso l’Universitat Autònoma de Barcelona e l’Università di Bristol.
I risultati mostrano che il Retinosaurus hkamtiensis è un rappresentante di Scincoidea, una superfamiglia che oggi comprende scincidi, lucertole armadillo e Xantusiidae. “L’analisi dei dati molecolari pone il rettile come imparentato con i taxon Tepexisaurus e Xantusiidae“, dicono i ricercatori. “Questo indica un’ipotesi interessante, che l’attuale gruppo conosciuto esclusivamente dal Nord e Centro America potrebbe aver avuto origine altrove rispetto a quanto indicato dalla loro biogeografia finora nota”.
“Il motivo potrebbe risiedere in una precoce scissione nella linea evolutiva delle lucertole durante il Cretaceo inferiore che si sarebbe verificata, in questo caso, da qualche parte nel Gondwana (gli attuali continenti meridionali e l’India).” “La microplacca birmana (l’attuale Myanmar) probabilmente non faceva parte dell’Asia all’epoca in cui viveva la nostra lucertola”. “Allora, l’area potrebbe essere stata un’isola che si stava separando dall’Australia per viaggiare verso nord-ovest“. “L’argomento è ancora piuttosto controverso e lascia spazio ad altre interpretazioni sull’origine dei lignaggi animali che si verificarono durante il Cretaceo in quest’area” conclude il dottor Čerňanský.
Fonte: “A new Early Cretaceous lizard in Myanmar amber with exceptionally preserved integument“, Scientific Reports (2022).