Se intuito e professionalità sono due ottimi punti di partenza per ogni investigatore “vero”, per quelli sulla carta le cose sono più complicate. Passione, carisma e personalità sono doti altrettanto importanti per i detective dei romanzi gialli.
È stato proprio lo spessore della personalità degli investigatori ad aver calamitato il pubblico e ad aver contribuito in maniera determinante al successo anche di critica dei romanzi gialli che, da quando sono apparsi sul mercato, hanno sempre avuto ottimo seguito.
Romanzi gialli di ieri: da Arthur Conan Doyle e Agatha Christie fino a Raymond Chandler
Emblema degli investigatori, Sherlock Holmes è forse uno dei più famosi. Esordisce nel mondo della letteratura con “Uno studio in rosso”, datato 1887, e da allora ha ispirato Arthur Conan Doyle in quattro romanzi e 56 racconti.
Non meno famoso è Auguste Dupin, abile investigatore della polizia, con una smisurata passione per gli enigmi e i geroglifici: Edgar Allan Poe lo immagina dotato di spiccate capacità deduttive e induttive, capace di risolvere laddove gli altri falliscono.
La celebre scrittrice Agatha Christie ha ideato ben due personaggi della letteratura gialla mondiale: Hercule Poirot, la cui indagine più famosa è forse Assassinio sull’Orient Express, e la serena e acuta Miss Marple.
Con il Commissario Maigret, nato dalla penna di Georges Simenon, il poliziesco inizia a cambiare: la ricerca di indizi cede il passo all’analisi motivazionale dei delitti che avvengono in contesti sociali medi o addirittura bassi.
Sarà Philip Marlowe, l’investigatore ideato da Raymond Chandler, a scontrarsi a pieno viso con la crudeltà, la violenza e l’efferatezza dei delitti: maestro dell’hard boiled, Chandler getta nella mischia il suo investigatore dall’indole riflessiva e filosofica.
Romanzi gialli italiani: dal Commissario Montalbano a Rocco Schiavone
Limitandoci alla nostra penisola per la letteratura gialla contemporanea, sono tanti gli investigatori noti al grande pubblico, complici gli altrettanto numerosi adattamenti sul piccolo schermo delle loro avventure che appassionano i telespettatori.
Il più famoso è il Commissario Montalbano, introverso e spigoloso ispettore che non manca di risolvere enigmi molto complicati. Andrea Camilleri lo ha reso protagonista di numerose indagini nell’immaginaria cittadina di Vigata, accompagnato dai suoi collaboratori, più o meno fedeli.
Rocco Schiavone, vicequestore aggiunto di Polizia, in servizio ad Aosta, è lo “sbirro” atipico nato dalla penna di Antonio Manzini: brusco e incline alla violenza, Rocco ci porta agli antipodi dell’investigatore letterario inglese degli inizi del genere letterario.
Chiude la rassegna il Commissario Ricciardi che Maurizio De Giovanni immagina in epoca fascista. Gentiluomo e distinto, il Commissario è il protagonista di vicende di altri tempi a Napoli che, con i suoi modi garbati conquista i lettori da più di dieci romanzi.
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