8 personaggi famosi che credevano di poter comunicare con i defunti
Complici le grandi guerre e le pandemie, tra il XIX secolo e gli inizi del XX secolo ci fu una grande crescita della popolarità dello spiritismo. Tra i suoi cultori, a sorpresa, abbiamo trovato anche 8 personaggi famosi, che credevano di poter comunicare con i defunti.
Mentre la fede nell’aldilà è una pietra angolare di molte religioni e culture antiche e moderne, provenienti da tutto il mondo, l’idea che fosse possibile comunicare con i defunti non ha mai raggiunto lo stesso livello di accettazione.
Per un periodo però, più precisamente dal 1840 al 1940, l’invio di messaggi tra il mondo umano e quello spirituale fu popolare non solo come religione, ma anche come passatempo.
Sebbene alcuni pensatori del XVIII secolo si siano divertiti con il concetto di una potenziale connessione tra la scienza e il soprannaturale, il nuovo movimento religioso, noto come Spiritualismo moderno, nacque nello stato di New York nel 1848.
Fu allora che due sorelle, Margaret e Kate Fox, diventarono famose a livello locale, e successivamente a livello internazionale, dopo aver affermato di poter entrare in contatto con le persone oltre la tomba.
Per alcuni, il lavoro di medium delle sorelle Fox era puro intrattenimento, ma per altri, lo Spiritismo è diventato una religione, tanto che ancora oggi, anche se di meno rispetto al passato, viene ancora praticato in poche comunità.
La popolarità dello Spiritismo crebbe e tramontò per tutto il resto del XIX secolo e per i primi decenni del XX secolo, aumentando prevedibilmente in seguito a eventi con massicce perdite umane, come la Guerra di Secessione, la Prima Guerra Mondiale, la pandemia di influenza spagnola e la Seconda Guerra Mondiale.
Tuttavia, sebbene il movimento spiritista non sia scomparso del tutto, non ebbe più lo stesso fascino dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, ma per quasi cent’anni esercitò una potente attrazione su tutti i ceti sociali, incluse le celebrità.
E, tra queste, abbiamo trovato anche 8 personaggi famosi che, a un certo punto della loro vita, hanno creduto che fosse davvero possibile comunicare con i morti. Alcuni nomi ti sorprenderanno, come hanno sorpreso noi.
1.Thomas Edison
Quando inventò il fonografo nel 1877, il primo disco che creò fu quello della sua stessa voce, che recitava la filastrocca “Mary had a little lamb”.
Nel 1920 però l’inventore della lampadina annunciò di voler provare a catturare un altro tipo di voce: quella che apparteneva alle persone che non c’erano più.
Nello specifico un “telefono spirituale”, capace di mettere in contatto i vivi con i defunti.
Thomas Edison aveva un’ipotesi insolita su ciò che accadeva dopo la morte degli esseri umani.
L’inventore, che pure si prendeva gioco della tavola Oujia e di altre “sciocchezze del genere”, parlava della sua fede nell’idea delle unità vitali.
Ciò significa che, cento trilioni di unità vitali, costituivano un essere umano e si occupavano di mantenerlo in funzione. Quando moriva, le unità di vita si spostavano su qualcun altro.
Senza volerlo, Edison ipotizzò una delle prime teorie dell’immortalità dell’anima.
2.Mae West
Dopo aver sperimentato forti dolori addominali mentre si esibiva a Chicago nel 1929, l’attrice, attivista e star del teatro di vaudeville, all’età di 36 anni, credeva che la sua guarigione fosse arrivata per mano di una guaritrice spiritualista di nome Sri Deva Ram Suku.
La West, oltre a credere fortemente nei poteri dei medium, nell’estate del 1955 si recò ancora una volta in un tempio della guarigione per curare dei mali che l’affliggevano.
E a quanto pare funzionò, visto che visse ancora per altri 25 anni.
3.La regina Vittoria
Sebbene lo Spiritismo moderno fosse già diffuso dal 1840, diventò molto popolare in Inghilterra quando la regina Vittoria iniziò a praticarlo con frequenza.
Sconvolta per la morte di suo marito, il principe Alberto, avvenuta nel 1861, la sovrana entrò nel suo periodo di lutto, che durò fino alla fine della sua vita nel 1901, e che prevedeva di indossare gioielli neri e da lutto che contenevano immagini di Alberto e ciocche dei suoi capelli.
Includeva anche i tentativi (numerosi) di entrare in contatto con il principe Alberto nell’aldilà.
Non molto tempo dopo la morte del principe Alberto, per esempio, un medium di 13 anni di nome Robert James Lees affermò che il defunto marito della regina si era messo in contatto con lui durante una delle sue sedute spiritiche, dicendo che aveva un messaggio per la moglie.
Dopo aver sentito ciò, la regina Vittoria organizzò una seduta spiritica con Lees, durante la quale rivelò informazioni che nessun altro sapeva, come ad esempio il soprannome che il principe Alberto aveva dato alla sua amata sposa.
L’adolescente eseguì numerose sedute spiritiche per la regina a Buckingham Palace prima di cedere i suoi doveri medianici a un altro medium.
La regina Vittoria continuò a organizzare sedute spiritiche a palazzo ed era nota per chiedere consiglio al suo defunto marito in merito a questioni politiche.
4. Sir Arthur Conan Doyle
Il papà di Sherlock Holmes, il detective più celebre della letteratura inglese, era anche un noto spiritista.
Lo scrittore credeva fermamente nei poteri dei medium, un po’ come la West, ed era persino convinto dell’esistenza delle fate dopo che un paio di ragazze adolescenti gli aveva mostrato delle foto falsificate.
Tutto iniziò quando Conan Doyle si unì a una seduta spiritica nel 1880. Sebbene all’inizio si fosse dimostrato molto scettico, con il tempo si convinse che fosse davvero possibile comunicare con i defunti.
Il suo interesse verso lo Spiritismo crebbe ancora di più dopo aver creduto di aver sentito un messaggio personale da suo figlio.
Il figlio di Doyle, Kingsley, era morto di polmonite, contratta dopo essere stato gravemente ferito nella battaglia della Somme del 1916.
Doyle finì per girare l’Europa e l’America, predicando ovunque le meraviglie dello Spiritismo e dell’aldilà.
Le ferventi convinzioni di Doyle, alla fine, misero a dura prova la sua amicizia con il famoso artista della fuga e illusionista Harry Houdini, che vedeva lo Spiritismo come una truffa, e trascorse anni a sfatare la presunta comunicazione che si era verificata durante le sedute spiritiche e a smascherare i medium.
La loro amicizia, in particolare, ricevette un duro colpo quando la moglie di Doyle affermò di aver ricevuto un messaggio prolisso dalla madre di Houdini, a cui l’illusionista si rifiutò di credere.
Nonostante gli sforzi di Houdini per smascherare le frodi, le convinzioni di Doyle non vacillarono mai, anzi. Lo scrittore, in un’occasione, disse di essere in contatto con Fenea, uno spirito che aveva migliaia di anni, che consigliava lui e la moglie su cose come viaggi e beni immobili.
5.Mary Todd Lincoln
Mary Todd Lincoln, subito dopo l’assassinio del marito Abramo Lincoln nel 1865, tentò più volte di entrare in contatto con lui, ma il suo interesse per lo Spiritismo iniziò tre anni prima.
L’evento chiave fu la morte del figlio Willie, di appena 11 anni, deceduto a causa di una febbre tifoidea.
Mary Todd inizialmente frequentò le sedute spiritiche come un modo per far fronte al dolore, ma le trovò così confortanti che iniziò a organizzarle da sola.
Ci sono prove che Mary Todd abbia tenuto otto sedute spiritiche alla Casa Bianca e anche che il presidente Lincoln abbia partecipato ad alcune di esse.
Quello che però oggi può sembrarci strano, in realtà era molto comune, perché Mary Todd Lincoln non ha fatto altro che unirsi alle migliaia di americane che, in piena Guerra di Secessione, si rivolsero allo Spiritismo, mentre i fantasmi dei soldati caduti e la rovina proliferavano in tutto il Paese.
Alla fine del 1850, circa il 10% della popolazione americana si alleò con lo Spiritismo, una tendenza che continuò fino al 1860.
Tuttavia, la popolarità e l’accettazione diffusa del movimento non sarebbero durate a lungo, perché presto subirono dei contraccolpi, anche da parte dei medici, che coniarono il termine mediomania, collegando la follia allo Spiritismo, e poi ridefinendo i sintomi della follia come gli effetti collaterali più comuni della trance: rigidità, convulsioni, estasi.
Mary Todd però, ormai in lutto sia per il figlio sia per il marito, continuò a tentare di comunicare con i membri deceduti della propria famiglia.
Questo, insieme a quanto ritenuto “improprio” e le manifestazioni di dolore “non signorili” dopo l’assassinio del presidente americano, resero Mary Todd oggetto della pubblica disapprovazione.
Nel 1875, tre anni dopo che il Boston Herald e il New York Times l’avevano derisa per aver partecipato a una seduta spiritica nel tentativo di contattare il marito, Mary Todd fu fatta ricoverare per un breve periodo dall’altro figlio, Robert, in un sanatorio per le sue pratiche spiritiche.
6.Victoria Woodhull
Poco conosciuta in Europa, ma nota negli Stati Uniti per essere stata la prima donna a candidarsi alla presidenza nel 1872, Victoria Woodhull trascorse la sua vita a interessarsi di molte discipline.
Fin da quando era una bambina, credeva di aver ricevuto una guida e una protezione speciale dagli spiriti dei defunti, e che le avevano anche concesso il potere di intraprendere azioni impensabili per una donna del suo tempo.
Oltre a essere stata la prima donna a candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti, la Woodhull è stata anche la prima donna a possedere una società di investimenti a Wall Street, a fondare un proprio giornale e a parlare davanti al Congresso chiedendo che alle donne fosse concesso il diritto di voto.
La sua corsa alla Casa Bianca si concluse con un nulla di fatto, ma in compenso venne eletta presidente dell’American Association of Spiritualists nel 1871.
7.Dan Akyroyd
Oltre a essere un membro del cast originale di Saturday Night Live quando lo spettacolo venne presentato per la prima volta nel 1975, Dan Akyroyd è strettamente legato al suo ruolo da protagonista del franchise cinematografico Ghostbusters.
In effetti non solo ha co-scritto la sceneggiatura, ma l’idea del film del 1984 era sua.
Akyroyd non dovette andare troppo lontano a cercare l’ispirazione, perché il suo bisnonno, Sam Akyroyd, faceva parte di una comunità spiritualista canadese e ospitava regolarmente sedute spiritiche nella fattoria di famiglia negli anni Venti e Trenta.
8.Hilma af Klint
Hilma af Klint fu una pittrice svedese che, prima ancora di Mondrian e Kandinsky, iniziò a creare opere d’arte audaci, colorate e geometriche.
Oltre all’arte, af Klint aveva anche un altro grande interesse: lo Spiritismo.
Nel 1896, anche se già a 17 anni aveva iniziato a mostrare le sue inclinazioni, Hilma cominciò a tenere sedute regolari con altre quattro donne.
Come parte delle loro comunicazioni con l’altro mondo, le donne iniziarono a produrre disegni automatici incanalati dagli spiriti.
Più avanti, anche se Hilma si allineò con altri movimenti spiritualisti, continuò a dipingere i suoi soggetti spirituali fino alla morte, avvenuta nel 1944.
Secondo la leggenda, gli spiriti le dissero che un giorno i suoi dipinti sarebbero stati ospitati in un tempio, che Hilma immaginava fosse costituito da più livelli collegati da un percorso a spirale.
Poco più di cent’anni dopo questa profezia, i suoi lavori sono stati esposti nel Guggenheim Museum di New York, che guarda caso è un tempio delle arti con un design simile a quello immaginato dalla af Klint. Pura coincidenza?
Di Francesca Orelli
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