I girasoli di Van Gogh
I Girasoli di Vincent Van Gogh sono una serie di dipinti ad olio su tela realizzati tra il 1888 e il 1889 dall’artista olandese, considerato il massimo esponente della pittura postimpressionista. Il pittore fece della natura la sua fonte d’ispirazione più grande e nell’arco della sua breve carriera realizzò una decina di opere dedicate ai girasoli.
Storia dei Girasoli di Van Gogh
L’artista realizzò i primi dipinti con i girasoli durante il suo soggiorno a Parigi intorno alla fine ‘800. La capitale francese all’epoca era il centro in cui confluivano le correnti culturali più innovative e vi si ritrovavano i più grandi artisti del tempo, che Van Gogh ha anche conosciuto, da Cézanne a Gauguin, da Toulouse-Lautrec a Seurat.
L’artista portò avanti la rivoluzione del colore che venne ideata da Eugène Delacroix. I toni vibranti e vividi furono una folgorazione per Van Gogh, che diede una svolta al suo stile.
Da quel momento mise da parte i colori bruni e cominciò a sperimentare cromature accese e più luminose. Il suo stile risultò unico e inconfondibile, ed assolutamente riconoscibile.
I Girasoli recisi
Cominciato nell’estate del ’87, il ciclo di Girasoli recisi rivela già la vivacità espressiva e lo spessore artistico che hanno reso inconfondibili le opere degli ultimi anni di vita di Van Gogh. La composizione è caratterizzata interamente da due girasoli recisi, con enormi corolle dorate, immerse in uno sfondo di pennellate turbinose con toni che vanno dall’azzurro al blu scuro.
Il colore materico e pastoso domina tutta l’opera e ne diventa chiave di interpretazione. Per l’artista il colore è lo strumento più efficace per mettere a nudo la sua personalità, e con il linguaggio comunica agli altri le sue emozioni. Quando Parigi cominciò a stargli stretta per via dei contrasti con i colleghi, e si fece sentire più forte il richiamo alla natura, Van Gogh si trasferì ad Arles.
I girasoli nella casa gialla di Arles
In questa cittadina del sud della Francia, Arles, Van Gogh ritrovò la calma e quel sole luminoso e caldo che rendeva splendida la sua pittura. L’artista cominciò a dipingere un nuovo ciclo di girasoli composto da 7 opere.
Come scriveva nelle sue lettere al fratello Theo, con questo ciclo di opere voleva decorare le pareti della stanza in cui viveva insieme al collega Paul Gauguin. Purtroppo non riuscì a completare il ciclo a causa degli eventi avversi accaduti nella sua vita.
Il ciclo dei Vasi con girasoli
Realizzato nell’estate del ’88, il famoso Vaso con dodici girasoli di Van Gogh, oggi custodito nella Nuova Pinacoteca di Monaco, è espressione dello stato di eccitazione provato dall’artista quanto attendeva la visita di Gaugin.
Si può notare la sensazione di gioia e serenità dall’accostamento delle gradazioni di verde e di giallo utilizzate, dalle grosse teste dei girasoli modellate con pennellate sinuose. Le campiture di colore piatte e il contorno delle figure fanno di questa opera una metafora della vitalità della natura.
Invece, il Vaso con quattordici girasoli esposto al Van Gogh Museum, esprime profonda e lacerante tristezza. Infatti, venne dipinto in seguito al litigio con Gauguin, dopo il quale l’artista decise di mutilarsi l’orecchio. Van Gogh non concluse mai il ciclo di Vasi con girasoli perché poi venne ricoverato in una casa di cura a Saint-Rémy.