21 Novembre 2024
Licaone moderno

Il licaone (Lycaon pictus) o cane selvatico africano è una altamente sociale, probabile discendente del Canis (Xenocyon) lycaonoides dell'eurasia pliocenica. Oggi è considerata una specie a rischio d'estinzione, se ne contano poche migliaia di esemplari in tutto il continente africano. (Credit immagine: Charles James Sharp)

Il primo incontro (non amichevole) fra gli antenati dell'uomo e dei cani sarebbe avvenuto due milioni di anni fa e i due gruppi erano, al loro interno, già molto sociali.

Il più antico fossile di un canide ipercarnivoro (ovvero la cui dieta è costituita da almeno il 70% da carne) fu rinvenuto in Cina e risale a 3,5 milioni di anni fa; furono in seguito rinvenuti altri resti, rari e sparsi, finché fra 2 e 1,8 milioni di anni fa nuove specie cominciarono ad apparire e diffondersi gradualmente lungo l’intero continente asiatico e raggiungere l’Africa.

Specie in competizione nel Pliocene

Fra queste, vi era anche il Canis (Xenocyon) lycaonoides, di stazza un po’ più grande rispetto a un lupo odierno, i cui resti rinvenuti nel sito di Dmanisi, in Georgia, rappresentano la prima testimonianza di un incontro fra l’uomo e il cane. Ma non si è trattato certamente di un incontro amichevole, la domesticazione del cane per quanto si sappia a tutt’oggi risale a soli 23.000 anni fa in Siberia (per una sorta di mutua convenienza, molto prima della nascita dell’agricoltura).

Studi degli ultimi anni tendono a indicare che anche la dieta dell’Homo erectus fosse fortemente carnivora, con l’utilizzo di altre fonti solo in caso di mancanza di quella primaria. Nel suo mondo, quel nostro antenato era sia cacciatore, praticamente si nutriva di qualunque cosa si muovesse, che preda: è possibile l’Homo erectus e il Canis (Xenocyon) lycaonoides si mangiassero a vicenda, a seconda dell’occasione.

Animali sociali

Ma la dieta non è l’unica caratteristica ad accomunare le due specie: fra i fossili rinvenuti in gruppi di ominidi erano state identificate anche mascelle e mandibole di individui adulti prive di dentatura e adesso è stata compiuta la stessa osservazione analizzando i resti dei canidi a loro contemporanei. Questo significa che all’interno del gruppo o branco ci si prendeva cura l’uno dell’altro, salvaguardando gli individui più deboli, i quali altrimenti non sarebbero assolutamente stati in grado di sopravvivere da soli.
È ciò che accade ancora oggi fra i licaoni, o cani selvatici africani, i probabili discendenti proprio del Canis lycaonoides eurasiatico.

Dmanisi è un’importante sito paleontologico e archeologico: qui furono rinvenuti, fra l’altro, gli scheletri dell’Homo georgicus, che si ritiene possa essere il predecessore dell’Homo erectus e rappresenta la prima testimonianza di presenza umana nel Caucaso. Il Canis (Xenocyon) lycaonoides è stato scoperto nello stesso sito ed è associato agli stessi strati geologici: probabilmente si incontrano/scontrarono mentre i canidi migravano da est verso ovest e gli Homo in direzione opposta, dopo essere usciti dalla natia Africa.

Fonte: The early hunting dog from Dmanisi with comments on the social behaviour in Canidae and hominins, Scientific Reports (29 luglio 2021)

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