RS Ophiuchi (RS Oph) non è quella che si definisce una supernova, ma una nova ricorrente: questo fenomeno si verifica quando una stella, tipicamente una nana bianca, accumula sulla propria superficie una quantità di idrogeno, catturato da una stella compagna in sua prossimità, tale da dare inizio a una reazione di fusione termonucleare.
Ciò determina un’esplosione altamente energetica che a un osservatore a terra può dare la sensazione della nascita di una nuova stella laddove prima in cielo non c’era nulla di visibile a occhio nudo (evento che stupiva i popoli antichi e da cui deriva la denominazione di nova) oppure si osserva una stella che aumenta sensibilmente la propria luminosità.
L’ultimo evento esplosivo di RS Ophiuchi risaliva a 15 anni fa
Come evidenziato dal nome stesso e dalla meccanica dell’evento, queste esplosioni in una nova ricorrente si verificano più volte nel tempo: in RS Ophiuchi erano state osservate in cinque occasioni, fra il 1898 e il 2006. E proprio adesso è tornata a dare spettacolo visibile a occhio nudo (anche dall’Italia).
RS Ophiuchi si trova naturalmente nella costellazione dell’Ofiuco e l’8 agosto 2021 è passata rapidamente da una magnitudine di +12 a +4,8 (più tale valore è basso, più l’oggetto appare luminoso), ovvero è diventata seicento volte più luminosa in poche ore. È un sistema binario composto oltre che dalla nana bianca da una gigante rossa a cui sottrae la materia periodicamente sottoposta a ignizione.
La nova potrà essere osservata per diverse settimane
Fra un’esplosione e l’altra possono passare anni, decenni o persino secoli, ma una volta verificatasi gli astronomi possono prevedere con grande precisione l’evolversi del fenomeno: RS Oph dovrebbe perdere luminosità al ritmo di un decimo di magnitudine (0,1) al giorno per una quarantina di giorni e poi rarefarsi più lentamente, 0,02 in meno ogni giorno per 65 giorni, fino a tornare ai livelli pre-esplosione.
Il fenomeno sarà quindi osservabile per qualche settimana, condizioni meteo permettendo, dapprima a occhio nudo e poi con un buon binocolo o un piccolo telescopio. Essa si trova in alto a sinistra rispetto ad Antares, ma per una rapida individuazione consigliamo l’utilizzo di una delle diverse app per smartphone oggi disponibili nei vari store.