21 Novembre 2024
ritratto doge

Artista straordinario, Vittore Carpaccio è stato uno dei grandi protagonisti della pittura veneta del Quattrocento. Riconosciuto universalmente per le sue vaste composizioni pittoriche su tela e per i suoi cicli di opere di natura religiosa e narrativa, Vittore mette in scena nella sua pittura lo splendore e la meraviglia della Venezia del XV secolo.

Nato e vissuto nei territori della Repubblica di Venezia, Carpaccio svolge la sua attività proprio qui e sin dai primi lavori manifesta la sua ampia cultura. La sua qualità artistica viene messa in risalto nella prima opera nota, le Storie di Sant’Orsola del 1490, un ciclo di nove teleri eseguito per la Scuola di Sant’Orsola a Venezia.

Nel 1507 avvia una collaborazione con Giovanni Bellini per un ciclo di dipinti storici per la Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, che sono andati distrutti nell’incendio del 1577. Tra le sue opere da ricordare, vi sono la Presentazione di Gesù al Tempio (Gallerie dell’Accademia, Venezia), il Ritratto di Cavaliere (Collezione Thyssen-Bornemisza, Madrid), le Due Dame (Museo Correr, Venezia).

Negli ultimi anni ci sono state scoperte sorprendenti, restauri e attribuzioni che hanno riportato la figura dell’artista in auge, tanto da dedicargli questa nuova mostra. L’ultima dedicata a Carpaccio risale al 1963 ed è stata allestita sempre a Palazzo Ducale.

La mostra “Vittore Carpaccio. Dipinti e disegni”

La mostra, intitolata Vittore Carpaccio. Dipinti e disegni, verrà allestita a Palazzo Ducale di Venezia e sarà visitabile dal 1° luglio al 1° ottobre 2021 nelle sale dell’Appartamento del Doge. Il percorso espositivo è stato progettato insieme alla National Gallery di Washington ed è caratterizzato da un itinerario cronologico che porta alla scoperta dell’evoluzione dell’arte di Carpaccio. 

Questo tipo di percorso permette quasi di fare un’analisi comparativa fra i suoi dipinti religiosi e quelli più laici e di genere, accanto ai quali sono esposti numerosi disegni che evidenziano la capacità di questo artista nel raffigurare in maniera minuziosa e dettagliata la realtà.

Questi disegni mostrano la fervida immaginazione del pittore, l’interesse per la natura e per la prospettiva, il rigore della tecnica e gli effetti della luce. I dipinti religiosi e di genere evidenziano la spiccata bravura narrativa dell’artista, abile nel rappresentare la vita e lo splendore della Serenissima immergendo le storie sacre nel quotidiano, in scenari in cui nella scena urbana si fondono poetico e fantastico.

L’esposizione è un riconoscimento dovuto ad un artista che ha consolidato il legame tra l’arte e il capoluogo veneto e si propone di ripercorrere i percorsi di vita e d’arte di Vittore, dalla giovinezza alla consacrazione come artista. Le opere presenti nella mostra sono prese in prestito da musei europei e statunitensi, oltre che da prestigiose collezioni private, e ricompongono anche alcuni cicli narrativi del pittore che ad oggi sono dispersi.

Il percorso traccia anche i vari luoghi del territorio dove poter ammirare le sue opere, fra cui la Galleria dell’Accademia, dove è presente la sua collezione di dipinti, la scuola di Santa Maria degli Albanesi e la scuola di San Giorgio degli Schiavoni.

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