Enrico VIII è tristemente passato alla storia per due motivi: per lo Scisma dalla Chiesa Cattolica, che gli consentì di sposare Anna Bolena e diede vita alla Chiesa Anglicana, e per la triste sorte toccata alle sue sei mogli (due delle quali finirono decapitate, tra le quali la stessa Anna Bolena). Pochi però sanno che, durante la sua vita, il famigerato re inglese sfidò anche il Re di Francia a un match di wrestling… perdendo clamorosamente!
Se c’è un’immagine di Enrico VIII che sopravvive nell’immaginario popolare è quella di un sovrano corpulento, con una folta barba rossa, coperto di pellicce e di gioielli, che mangia una coscia di tacchino di grandezza smisurata e che, come abbiamo già visto, ebbe una vita molto “disturbante” e complicata.
Di lui infatti ricordiamo che, oltre ad aver causato lo Scisma tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Anglicana per un suo capriccio (ovvero quello di poter divorziare da Caterina d’Aragona e di sposare Anna Bolena), ebbe sei mogli (due delle quali finirono con il perdere letteralmente la testa, tra le quali anche la stessa Anna Bolena) e, per tutta la vita, ricercò inutilmente un erede maschio da mettere sul trono dei Tudor (occupato, poi, da Elisabetta I, figlia di Anna Bolena).
Quello che però non tutti sanno è che Enrico VIII era anche un notevole atleta del suo XVI secolo, abile nel tiro con l’arco, nella giostra, nel bowling e, soprattutto, nel wrestling.
Anzi, anche se non era proprio uno sport per gentiluomini, il re inglese era talmente appassionato di wrestling che, durante la sua gioventù, non perdeva mai l’occasione per gettarsi nella mischia e partecipare a un incontro.
La sua passione per il wrestling, peraltro, l’avrebbe portato a incappare in uno degli episodi più imbarazzanti della sua carriera. Ammesso e concesso che sia accaduto veramente, perché ancora oggi gli storici hanno parecchi dubbi.
Il torneo di Cloth of Gold: il luogo delle baldorie reali
La figuraccia di Enrico VIII ebbe luogo durante un enorme torneo sportivo, avvenuto nel giugno del 1520, in una località vicina a Calais, nell’attuale Francia settentrionale.
L’evento era noto come “Il torneo di Cloth of Gold”, nome scelto per celebrare il luogo elaborato (e costoso) costruito per l’occasione.
C’erano infatti castelli fittizi, cappelle temporanee, fontane dalle quali, anziché acqua, zampillava vino, grandi catini pieni di vino, acqua per tutti, tende di seta, merletti, lamine d’oro, leoni dorati e cose del genere senza fine.
Insomma, era una specie di fiera campestre per i ricchi dell’epoca, e quell’anno c’erano ben 12’000 persone.
Scopo del torneo era cementare le relazioni tra Enrico VIII e il suo omologo francese, Francesco I, per evitare ulteriori guerre tra le due nazioni e allearsi contro Carlo V, un altro potente sovrano i cui titoli includevano re di Germania, re di Spagna e Imperatore del Sacro Romano Impero.
Shakespeare, descrivendolo all’inizio del 1600, considerava l’incontro di wrestling dei due re abbastanza significativo, tanto che scelse di usarlo per aprire la prima scena del primo atto del suo Enrico VIII.
In quei giorni si tennero giostre, gare di tiro con l’arco, incontri di wrestling e altri sport, con entrambi i re che spesso si adattavano e si univano personalmente alla mischia, anche se di solito mai uno contro l’altro.
Durante la sera si svolgevano poi enormi banchetti, durante i quali si beveva molto. E, secondo i cronisti dell’epoca, fu proprio durante uno di questi banchetti che Enrico VIII “apparecchiò” la scena per la sua figuraccia storica.
Enrico VIII VS Francesco I: ecco come andò il loro incontro di wrestling
Un giorno, un Enrico VIII un po’ troppo entusiasta, e forse ancora ubriaco dalla sera precedente, lanciò la sfida a Francesco I, dicendogli:
“Avanti fratello, lottiamo!”
Enrico VIII aveva 28 anni, mentre Francesco I ne aveva 25.
L’incontro però non andò bene per il sovrano inglese, perché, come scrive lo storico Glenn Richardson ne “Il torneo di Cloth of Gold” (2014), i due lottarono brevemente, poi Francesco I riuscì a rovesciare Enrico VIII con una mossa, chiamata “Tour de Bretayne”, una sorta di tiro all’anca eseguito molto rapidamente…
I bretoni erano considerati i migliori lottatori della Francia ed Enrico VIII non sembra aver apprezzato quanto bene Francesco I, come loro duca, padroneggiasse le loro abilità.
Una volta alzatosi da terra, però, Enrico VIII cercò di recuperare in qualche modo la sua dignità, ma per lui quel ko fu un momento piuttosto imbarazzante, poiché fino a quel momento era stato un uomo molto sicuro della propria forza e della propria destrezza maschile.
I due re, successivamente, andarono a cena insieme.
La ricaduta politica di quell’incontro di wrestling
Alcuni storici ritengono che questo racconto sia apocrifo, soprattutto perché non esistono resoconti inglesi contemporanei.
Forse alcuni inglesi furono testimoni dell’umiliazione del re, ma anche se magari ne scrissero, preferirono tenere i resoconti per loro per tenere lontano, il più possibile, il collo dal ceppo del boia, del quale Enrico VIII si serviva in modo smisurato per abbattere i suoi nemici.
La fonte primaria, da cui sembrano derivare tutti i resoconti successivi, fu un libro di memorie, pubblicato postumo, di Roberto III de La Marck, seigneur de Florange, il cui titolo (francese) offre qualche indizio per chi avrebbe fatto (presumibilmente) il tifo.
Non si sa inoltre se Enrico VIII abbia accettato in modo cavalleresco la sconfitta, o si sia lanciato successivamente in un qualche attacco reale, perché l’episodio sembra non essere stato nemmeno registrato dai francesi, lasciando quindi gli storici liberi di usare la loro immaginazione.
Francis Hackett, in una biografia di Enrico VIII pubblicata nel 1929, scrive che il re “venne colto da una rabbia furiosa”.
Il famoso storico francese del XIX secolo, Jules Michelet, suggerisce che Enrico potrebbe aver portato rancore, soprattutto perché era stato umiliato davanti a tutte le donne presenti.
Michelet definì l’incontro di wrestling tra Enrico VIII e Francesco I come un piccolo incontro fatale, che ebbe conseguenze incalcolabili.
Storici più recenti però, tra i quali lo stesso Richardson, si chiedono se effettivamente siano andate così le cose. Anzi, addirittura si domandano se l’incontro si sia mai verificato.
Tuttavia, appena 23 mesi dopo il torneo, Enrico VIII dichiarò guerra alla Francia, unendosi alla nemesi di Francesco I, ovvero Carlo V, e inviando truppe inglesi in battaglia.
Come Charles Dickens riassunse ironicamente in un suo libro:
“Naturalmente, da tutte queste belle azioni non seguì nulla se non un rapido rinnovamento della guerra tra Inghilterra e Francia, in cui i due reali compagni e fratelli d’armi desideravano molto seriamente danneggiarsi a vicenda.”
Hackett la mise giù in termini ancora più crudi:
“Alle migliaia di spettatori entusiasti non è mai venuto in mente che questo splendido spettacolo fosse il preludio di una guerra europea che sarebbe durata 38 anni e sarebbe costata mezzo milione di morti.”
Di Francesca Orelli
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