22 Novembre 2024
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Le 7 meraviglie del mondo moderno sono rappresentate da opere architettoniche che richiamerebbero l’antico elenco canonico delle sette meraviglie del mondo antico; queste sono state selezionate tra 150 candidate, e i voti sono stati raccolti in tutto il globo a partire dal 2000 fino al 2007.

Le sette meraviglie del mondo moderno

La capitale dello Yucatán

In un periodo compreso tra il VII e l’XI secolo, Chichén Itzá rappresentava uno dei maggiori centri della civiltà maya, ed era divenuto ormai un punto di riferimento centrale nella regione dello Yucatán.

Fondata intorno al 600 d.C. su un territorio ottimale caratterizzato dalla presenza di diverse fonti d’acqua, la città vantava molteplici strutture ancora oggi ben conservate, emblematiche di una civiltà avanzatissima e ricca di realtà davvero suggestive.

Il nome Chichén Itzá può essere tradotto come “Alla bocca del pozzo degli Itza”; il popolo degli Itza, un gruppo etnico guatemalteco molto potente nella parte settentrionale dello Yucatán, non ne fu però il primo fondatore, ma piuttosto ne favorì lo sviluppo dopo averla ribattezzata (prima era probabilmente denominata Uuc Yabnal)

Gli edifici più importanti di Chichén Itzá

Alta circa 25 metri e composta da 365 scalini, la Piramide di Kukulkan (denominata anche El Castillo) può essere considerata l’attrazione più spettacolare del sito archeologico. Come una matrioska, l’edificio è formato da tre piramidi costruite una all’interno dell’altra, alte rispettivamente 10, 20 e 30 metri.

L’edificio del Caracol, invece, costituisce un osservatorio astronomico grazie al quale i maya, sfruttando luci ed ombre, erano in grado di determinare il passaggio dei solstizi.

Le ampie vasche di pietra riempite d’acqua ai margini del Caracol permettevano infatti di determinare, attraverso il riflesso delle stelle nel cielo, un calendario ancora oggi sorprendente per la sua accuratezza.

Ma le strutture fascinose di Chichén Itzá non finiscono certo qui. La piattaforma dei teschi utilizzata per i sacrifici umani, i sette campi per il gioco con la palla, il raffinato complesso di edifici des Las Monjas, il Tempio dei Guerrieri e i cenotes, ovvero i pozzi naturali utilizzati per garantire l’acqua alla popolazione, sono solo alcuni dei fascinosi reperti in grado di catapultare ogni visitatore in un mondo affascinante e dai connotati mistici.

L’ombra del grande serpente

Dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1988, Chichén Itzá rappresenta un complesso archeologico di valore inestimabile, tra i più visitati ed ammirati nel mondo. Le rovine sono situate in Messico, nel già menzionato stato dello Yucatán, e coprono un’area di circa 3 km².

In questi luoghi Kukulkan, dio piumato dell’antica Mesopotamia (lì chiamato Quetzalcoatl) , veniva venerato in quanto dio della conoscenza, dell’alba, dei mercanti e delle arti, dei mestieri e del vento.

Ancora oggi, i visitatori possono assistere allo spettacolo incredibile che si manifesta ad ogni equinozio d’autunno e di primavera, quando attraverso un sistema che sfrutta luci ed ombre al calare e al sorgere del sole la forma del serpente piumato si delinea lungo tutta la scalinata nord del Castillo, rendendo omaggio non solo alla divinità stessa, ma anche all’ingegno di questo popolo.

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