22 Novembre 2024
Titanosaurus

I titanosauri appartengono al gruppo dei sauropodi, ma erano anche più massicci e, a differenza del brontosauro o del diplodoco, si trovavano principalmente nell'emisfero meridionale (Immagine: ricostruzione artistica di un sauropode di Dariusz Sankowski)

Scoperto nel 2014, secondo uno studio il Ninjatitan retrodata l'apparizione dei titanosauri di oltre dieci milioni di anni.

Col termine sauropodi ci si riferisce a un gruppo di dinosauri erbivori, tipicamente dal collo lungo e dotati di quattro possenti zampe simili a colonne. A loro appartiene a sua volta il gruppo dei titanosauri, che include le creature terrestri più grandi di cui si abbia notizia.

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Sotto questo punto di vista il record assoluto appartiene, ritengono i ricercatori, all’Argentinosauro: le stime non sono univoche, ma poteva essere lungo fino a 30 o 35 metri per un peso di quasi 90 tonnellate. Il titanosauro rinvenuto a sud di Neuquén, la città più popolosa della Patagonia, è in confronto decisamente più piccolo, lungo “appena” 20 metri. Ma la grande importanza di questo ritrovamento risiede in un altro fattore, ovvero la datazione.

Si tratta di un Ninjatitan zapatai (chiamato così in onore del paleontologo Sebastián Apesteguía, una delle massime autorità mondiali nel suo campo, soprannominato “Il Ninja”) vissuto 140 milioni di anni fa, e questo lo rende il più antico titanosauro mai scoperto, retrodatando considerevolmente l’apparizione di questo gruppo, si parla di almeno 15 milioni di anni.

Le prime ossa di Ninjatitan furono portate alla luce nel 2014, alcune vertebre e parti delle zampe posteriori, ma sebbene fosse chiaro trattarsi di un sauropode ci sono voluti naturalmente tempo e studi per rendersi conto di trovarsi di fronte a un nuovo membro del gruppo titanosauria e ottenere una datazione affidabile.

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La ricerca conferma la teoria secondo cui i titanosauri avrebbero come origine l’emisfero meridionale, ovvero il supercontinente Gondwana che all’inizio dell’era dei dinosauri era separato da Laurasia, posizionato a nord. Le due masse continentali si sarebbero poi riunite a formare Pangea, che si sarebbe in seguito suddivisa fino al mondo come lo vediamo oggi.

Si hanno testimonianze della presenza dei sauropodi dal Triassico fino all’estinzione di massa al termine del Cretaceo, ma mentre alcuni dinosauri tra i più familiari nella cultura di massa quali il brontosauro, l’apatosauro e il diplodoco affollavano l’attuale Nordamerica, i titanosauri sono rinvenuti per lo più in India (un tempo separata dal resto dell’Asia) e in Sudamerica; ne sono comunque stati trovati resti in Nordamerica ed Europa, sebbene in scarsa quantità. L’Argentina si conferma da par suo una sorta di terra dei giganti preistorici.

Per maggiori informazioni: “The earliest known titanosaur sauropod dinosaur.”, Pablo Ariel Gallina, Juan Ignacio Canale e José Luis Carballido, Ameghiniana (2021)

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