L’Impero Azteco nacque da un’alleanza fragile e mutevole delle tre città stato più potenti del Centro America. Questa Triplice Alleanza esercitò un enorme potere su un’ampia fascia del Messico Centrale per poco meno di cento anni prima di cadere nelle mani dei conquistadores spagnoli guidati da Hernàn Cortés.
L’Impero Azteco era un’alleanza mutevole e fragile di tre principali città stato. Tra queste, la più grande e la più potente era Tenochtitlàn, la città insulare costruita dal popolo Mexica, nota anche come Aztechi.
La Triplice Alleanza Azteca esercitò un enorme potere su un’ampia fascia del Messico centrale per poco meno di cento anni (dal 1420 al 1521) prima di cadere in mano ai conquistadores spagnoli guidati da Hernàn Cortés.
La fondazione di Tenochtitlàn: arrivi tardivi in una valle già affollata
Secondo la mitologia azteca, gli antichi che si stabilirono a Tenochtitlàn provenivano da una terra leggendaria chiamata Aztlàn (da cui la successiva adozione del nome Azteca o Aztechi).
Gli studiosi moderni della cultura mesoamericana credono che il popolo Mexica, che ha costruito Technotitlàn, sia stato l’ultimo di una lunga serie di migrazioni provenienti dall’arido sud-ovest americano alla fertile valle del Messico, il sito dell’odierna Città del Messico.
Quando i Mexica arrivarono all’inizio del 1300, c’erano già da quaranta a cinquanta città stato già fondate (chiamate altepetl in lingua nahuatl) nella valle, la maggior parte delle quali circondava il grande lago Texcoco.
L’altepetl più dominante all’epoca era Azcapotzalco, a cui i nuovi arrivati Mexica rendevano omaggio e dove lavoravano come mercenari.
I poveri e impotenti Mexica costruirono il loro insediamento su un’isola situata al centro del lago Texcoco.
Ottennero facilmente quel posto perché nessun altro lo voleva, perché non andava bene per coltivare il mais, i fagioli e la zucca, tre cibi con cui vivevano tutti.
Ben presto, tuttavia, i Mexica impararono un trucco agricolo dai vicini Xochimilca, che insegnarono loro a costruire giardini produttivi sopraelevati nelle secche usando recinti costruiti con legno simile a canne intrecciate.
Con il passare del tempo, la posizione precedentemente poco attraente dell’isola, si trasformò, diventando un polo commerciale centrale con canoe piene di merci che attraversavano il lago per comprare e vendere a Tenochtitlàn.
Itzcoatl fa un audace colpo di stato
Tuttavia, anche se i coloni intorno al lago Texcoco prosperavano nel settore agricolo, vivevano sotto un governo instabile. Le dinamiche di potere nel Messico del XIV secolo erano a dir poco complicate.
A parte che ogni città stato era costantemente sull’orlo di una guerra civile, a sbilanciare ulteriormente il tutto c’era una classe dirigente molto poligama.
I re, noti come tlàtoani (che significa “oratori” o “portavoce”), prendevano più mogli come doni e tributi dai loro alleati politici.
Le unioni poligame producevano dozzine di potenziali eredi, ciascuno in lizza per il trono con il sostegno militare della città natale della madre.
Nel 1426 muore improvvisamente il tlàtoani di Azcapotzalco, che allora era ancora la più potente delle città stato.
I suoi eredi, ognuno dei quali rappresentava gli interessi di un’altra città stato, iniziarono ad uccidersi a vicenda in una disperata conquista del trono. Ne seguì il caos.
Il tlàtoani di Tenochtitlàn, all’epoca, era un uomo di nome Itzoatl (o Itzcoatl) o “serpente di ossidiana”. Lui stesso era un improbabile erede al trono di Tenochtitlàn, in quanto figlio di un ex re e di una donna schiava.
Ma era molto astuto, e anche esperto di intrighi, e sapeva cogliere un’opportunità appena la vedeva.
Itzcoatl cercò alleati nelle città che erano state danneggiate da Azcapotzalco. Ma non solo, cercava anche gruppi di fratelli di regine di secondo e terzo livello, che avevano poche possibilità di salire al trono da soli.
E cosî Itzcoatl forgiò un’alleanza tra Tenochtitlàn e gli aspiranti delle famiglie delle due città stato più piccole di Tlacoplan e Texcoco.
Insieme questa improbabile coalizione delle bande di fratelli meno potenti dichiarò guerra alla caotica Azcapotzalco e prese il potere con un colpo di stato coordinato. Era nata la Triplice Alleanza.
Di Francesca Orelli
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