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Sicilia: rivelato il volto del papà del faraone Tutankhamon grazie ad una sorprendente ricostruzione facciale

Una ricostruzione facciale, effettuata presso il Centro di Ricerca FAPAB della Sicilia, ha permesso per la prima volta di ricostruire con accuratezza il volto di Akhenaten, papà del faraone Tutankhamon e primo (e unico) faraone monoteista della storia.

Un antico faraone egizio, che potrebbe essere il padre del faraone Tutankhamon, ha un nuovo volto, con tratti regali e un’espressione serena plasmata dalla ricostruzione digitale.

Sebbene questa sia la ricostruzione più accurata dell’uomo fino ad oggi, le domande di vecchia data sulla sua identità rimangono senza risposta.

I suoi resti furono trovati nel 1907 nella Valle dei Re, all’interno della tomba KV 55, a pochi metri dalla tomba di Tutankhamon.

Mummia della tomba KV 55: un’analisi genetica del FAPAB ha rivelato che potrebbe trattarsi di Akhenaten

Più di un secolo dopo la sua scoperta, l’analisi genetica ha rivelato che lo scheletro, che si trovava all’interno della tomba KV 55, potrebbe trattarsi del padre biologico di Tutankhamon.

Altri indizi, ritrovati all’interno della tomba, sembrano confermare che, l’uomo scoperto nel sepolcro, sia davvero Akhenaton (o Akhenaten), che regnò dal 1353 al 1335 avanti Cristo e fu il primo (e l’unico) faraone a introdurre il monoteismo nell’antico Egitto.

Tuttavia alcuni esperti hanno contestato queste conclusioni, sostenendo che la vera identità dell’individuo è ancora incerta.

La ricostruzione facciale, che ha richiesto mesi per la progettazione, è stata realizzata dagli scienziati del Centro di Ricerca di Antropologia Forense, Paleopatologia e Bioarcheologia (FAPAB) in Sicilia.

I ricercatori hanno lavorato a stretto contatto con Cicero Moraes, un artista forense 3D brasiliano noto per il suo lavoro di ricostruzione dei volti del lontano passato.

A differenza delle precedenti ricostruzioni di KV 55, il nuovo modello ha omesso capelli, gioielli e altri ornamenti, al fine di concentrarsi unicamente sui tratti del viso dell’individuo.

Come è avvenuta la ricostruzione facciale di KV 55

Gli scienziati, per ricostruire il volto di KV 55, hanno utilizzato un metodo di ricostruzione noto come metodo Manchester per portare il volto dell’individuo “dall’ombra della storia” nel presente.

A dichiararlo è stato Francesco Galassi, direttore e co-fondatore del FAPAB, professore associato di archeologia alla Flinders University dell’Australia e professore a contratto di antropologia forense presso l’Università Magna Grecia di Catanzaro (Calabria).

Durante questo processo i muscoli facciali e i legamenti sono stati modellati sul modello del cranio secondo le regole dell’anatomia.

La pelle è stata posizionata sopra e gli spessori dei tessuti (dei valori medi) sono stati determinati scientificamente.

Durante la costruzione della ricostruzione, i ricercatori hanno fatto riferimento a un’enorme quantità di dati per KV 55, comprese le note da precedenti esami fisici del cranio, misurazioni dettagliate, fotografie in scala e raggi X dello scheletro.

Un passato oscuro

Akhenaton salì al trono come Amenhotep IV e prese il suo nuovo nome, che significa “il servo di Aton” – un dio egizio del sole – all’inizio del suo regno.

Iniziò quindi a smantellare il sacerdozio che serviva il pantheon delle divinità egiziane, al fine di stabilire un culto monoteistico di Aton.

Gli archeologi hanno trovato KV 55 in una tomba non decorata, che conteneva mattoni incisi con incantesimi che portavano il nome di Akhenaton.

Un’altra bara e vasi canopi – vasi che venivano usati per racchiudere gli organi mummificati del defunto – contenevano i resti di una donna di nome Kiya, che è stata identificata come una concubina di Akhenaton.

KV 55 era stato mummificato, ma la carne conservata si era disintegrata nelle mani degli escavatori, lasciando dietro di sé solo lo scheletro.

Sulla base degli oggetti ritrovati nella tomba e del sesso dello scheletro, alcuni archeologi avevano concluso che dovesse trattarsi di Akhenaton.

Tuttavia l’analisi dei denti e delle ossa aveva rivelato che l’uomo era più giovane del previsto.

Aveva circa 26 anni quando morì – o forse solo tra i 19 e i 22 anni – mentre i registri suggeriscono che Akhenaton governò per diciassette anni e generò una figlia durante il primo anno del suo regno.

Alcuni archeologi, come ha dichiarato Galassi, tendono a presumere che abbia iniziato il suo regno da giovane adulto piuttosto che da bambino. Per questo motivo ci sono stati continui tentativi di considerare KV 55 più vecchio di quanto indicava l’anatomia reale.

Altri esperti hanno ipotizzato che KV 55 potesse essere Smenkhkare, un fratello minore di Akhenaton, ma ci sono poche prove che il fratello esistesse, ha aggiunto Galassi.

Oggi si tende a pensare più comunemente che Smenkhkare non fosse una persona reale, ma un’identità costruita per la regina Nefertiti, che potrebbe aver assunto questo nome quando salì al trono dopo la morte di Akhenaton. Ciò escluderebbe efficacemente l’ipotesi del fratello minore per KV 55.

L’analisi genetica ha suggerito che KV 55 fosse il figlio di Amenhotep III e il padre di Tutankhamon, fornendo ulteriori prove sul fatto che potesse trattarsi davvero di Akhenaton.

Tuttavia anche questa conclusione non è priva di controversie, poiché i dati genetici per le mummie egiziane possono essere “complicati” dal fatto che l’incesto tra fratelli era una pratica comune nelle dinastie reali.

Un rapporto più dettagliato sulla ricostruzione facciale di KV 55 sarà pubblicato nel corso del 2021, hanno affermato i rappresentanti del FAPAB.

Di Francesca Orelli

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