A pochi anni dal centenario della scomparsa di Amedeo Modigliani, arriva a Parma la mostra dedicata ai ritratti dell’artista livornese provenienti dal Musée de Grenoble. L’esposizione, visitabile dal 27 marzo al 4 luglio 2021 presso la Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo a Parma, permetterà di analizzare la centralità del disegno nella pittura di Modigliani, in particolare nei suoi ritratti, e di coglierne i principali riferimenti stilistici e culturali.
Le opere in mostra dal Musée de Grenoble
Attraverso la collaborazione con il Musée de Grenoble, la Fondazione Magnani-Rocca di Parma esporrà sei opere di Modigliani, tra cui la più nota è senza dubbio la Femme au col blanc, dipinto ad olio su tela del 1917, che raffigura Lunia Czechowska, amica del mercante d’arte Léopold Zborowski, il quale commissionò varie opere a Modigliani. Lunia fu anche una grande amica dello stesso Amedeo, che la impiegò diverse volte come modella per realizzare i suoi ritratti.
Oltre al celebre dipinto, all’interno della mostra sarà possibile ammirare cinque importanti disegni a matita su carta realizzati da Modigliani, che raffigurano alcuni personaggi della Parigi degli anni Dieci, tra cui Portait d’homme (1915), Portrait de Gillet (1917-1919) e Portrait de Paul Dermée (1918-1920). Questi ritratti permettono al visitatore di cogliere al meglio l’essenzialità del tratto grafico dell’artista livornese, che sarà una caratteristica alla base di tutti i suoi celebri ritratti.
I riferimenti stilistici di Modigliani
Per comprendere al meglio la pittura di Modigliani, la mostra allestita presso la Fondazione Magnani-Rocca di Parma espone, accanto alle opere del pittore livornese, alcune opere che contengono i riferimenti stilistici che stanno alla base della sua poetica pittorica. Tra questi vi sono i tratti essenziali delle opere della tradizione senese del Trecento e del Quattrocento e gli artisti francesi che operavano a Parigi nel periodo in cui visse Modigliani, fra cui Paul Cézanne, Auguste Renoir, Claude Monet, Henri Matisse e George Braque.
Forte dell’insegnamento di Cézanne, Modigliani rievoca nei suoi ritratti femminili le maschere africane, dai lineamenti semplici e ben definiti: le figure dipinte da Modigliani, con i loro tratti bidimensionali e gli occhi a mandorla quasi sempre privi delle pupille, riescono a catturare la sensibilità e l’aspetto psicologico di ogni personaggio rappresentato, come in una sorta di specchio dell’animo umano.
I colli allungati delle donne dipinte da Modigliani, invece, rievocano quell’ideale di bellezza femminile raffigurato dai grandi artisti del passato, come già fece il Parmigianino con la sua Madonna dal collo lungo, realizzata proprio nella città di Parma fra il 1534 ed il 1540.