I Pink Floyd sono sicuramente tra le band più conosciute ed apprezzate mai comparse sulla faccia del pianeta. La rivoluzione musicale portata avanti da Syd Barrett, Roger Waters, Nick Mason e Richard Wright non è di certo rimasta ancorata agli anni ’60 ‘70, ma è piuttosto divenuta un tutt’uno con la cultura mondiale, portando simboli, musiche e sensazioni di quel periodo intonse fino ai nostri giorni.
Ed è proprio per questo motivo che la leggenda dei Pink Floyd è riuscita ad andare anche oltre, sconfinando anche nel campo della biologia.
Il Synalpheus pinkfloydi, conosciuto anche con il nome comune di Gambero pistola Pink Floyd, è un crostaceo decapode appartenente alla superfamiglia Alpheoidea che venne scoperto nel 2017 da Arthur Anker, Kristin Hultgren e Sammy De Grave, chiamato in questo modo per una caratteristica ben precisa.
La leggenda del Crystal Palace
Il nome del gambero Pink Floyd deriverebbe da una famosa leggenda che ha come protagonista la band omonima. Il 15 maggio 1971 la band andò in scena al Crystal Palace di Londra davanti a circa 15.000 persone, proponendo tra le altre anche la canzone The return of the son of nothing, che più tardi sarà conosciuta con il titolo di Echoes.
Secondo voci che non potranno mai essere confermate, il gruppo britannico avrebbe suonato con tanta violenza che tutti i pesci in un lago vicino sarebbero morti per il forte rumore.
Anche se sembra davvero impossibile che tale racconto abbia qualche fondamento ragionevole, l’idea di uccidere un pesce con un suono abbastanza potente non sembra poi così assurda.
L’arma acustica del Synalpheus pinkfloydi
Se il Synalpheus pinkfloydi ha preso il nome di una delle band più famose di sempre, il motivo starebbe proprio nella sua capacità di uccidere pesci attraverso il suono.
Dal suo corpo di color marroncino, infatti, emerge una minacciosa chela-pistola rosa che attraverso uno scatto può alterare la pressione idraulica nell’ambiente circostante fino a produrre bolle di vapore in acqua; nel momento dell’esplosione, queste producono quello che è stato definito come uno dei suoni più potenti presenti nell’ecosistema dell’oceano, attraverso il quale il gambero Pink Floyd è in grado di stordire e addirittura uccidere piccoli pesci nei dintorni.
Per farsi un’idea del rumore tremendo prodotto, basti pensare che il suono dal gambero arriva fino a 210 decibel, più o meno il doppio della potenza di un concerto rock (anche se tenuto dai Pink Floyd) e di molto superiore a quella del motore di un aeroplano.
Ovviamente, il nome dato al crostaceo non sarebbe mai emerso senza la passione di uno dei ricercatori per i Pink Floyd.
“Li ascolto da quando uscì “The Wall” nel 1979; avevo 14 anni; da allora li ho visti dal vivo diverse volte, tra cui al concerto per la loro reunion a Hyde Park nel 2005, per il Live 8. La descrizione di questa nuova specie di gambero pistolero era l’occasione perfetta per un riferimento al mio gruppo preferito” ha commentato Sammy De Grave dopo la scoperta del primo esemplare.
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