Sitara: Let girls dream è il corto prodotto da Netflix in collaborazione con la Waadi Animations. Scritto e diretto da Sharmeen Obaid-Chinoy è una denuncia dolorosa e bellissima contro la tradizione delle spose bambine. Una breve ma intensa immersione nel mondo pakistano priva di dialoghi ma accompagnata dalla musica e da una CGI satura e coinvolgente.
Sitara: il destino delle spose bambine
Obaid-Chinoy ci porta a Lahore, in un tempo vicino a noi ma non precisato. Qui, la piccola Mehr e sua sorella Pari sognano, un giorno, di diventare piloti di linea e di librarsi tra le nuvole. I loro sogni si scontrano però con la tradizione, impersonata dal severo e inamovibile padre. Alla giovanissima età di 14 anni, infatti, Pari è costretta a sposare un uomo sconosciuto e molto più grande di lei.
A nulla valgono le proteste della madre, vittima anni prima dello stesso destino. Pari è costretta a sposarsi, e si presenta il giorno delle nozze con impresso sul volto il dolore di vedersi sottrarre i suoi sogni. Il corto ha però un messaggio di speranza: davanti alla sofferenza dell’intera famiglia, infatti, il padre sembra realizzare quanto sbagliata sia la cultura della quale si sta facendo portavoce.
La campagna #LetGirlsDream
Il corto di Sharmeen Obaid-Chinoy è pensato per inserirsi in una campagna di protesta contro le discriminazioni di genere che ancora molte donne subiscono in tutto il mondo. Sitara: Let Girls Dream è infatti stato presentato in occasione dell’edizione del 2020 del Sundance Film Festival, indetta ogni anno l’8 Marzo.
Il messaggio del corto è anche il motto della campagna: Let Girls Dream, lasciamo alle bambine il diritto di sognare. Un tema qui esplorato con delicatezza ma grande intensità, anche grazie alle musiche composte da Laura Karpman.
In Italia, il film è disponibile sul catalogo Netflix, che lo distribuisce all’interno del nuovo progetto dedicato ai cortometraggi di animazione. Ogni corto esplora un tema chiave per la nostra società. Oltre Sitara, sulla piattaforma sono già disponibili Canvas una tela di ricordi e Se succede qualcosa, vi voglio bene.
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