Le fonti principali che ci narrano della mitologia norrena, ovvero l’Edda poetica e l’Edda in prosa, ci forniscono solo alcune informazioni sui 9 mondi vichinghi; tenuti insieme da Yggdrasill, l’Albero del Mondo, questi formano il cosmo nel quale si ambientano le leggende nordiche.
I 9 mondi vichinghi
La casa degli uomini
Mannheimr è il mondo che nella mitologia norrena viene considerato il regno degli uomini. Il nome viene utilizzato in modo quasi intercambiabile con Miðgarðr (terra di mezzo), casa degli uomini e dei troll, il quale inizialmente costituiva uno specifico luogo all’interno del Mannheimr, ma che alla fine è arrivato praticamente a sostituire lo stesso nella letteratura.
Come sempre, facciamo riferimento all’uccisione del gigante Ymir da parte degli dèi per identificare la nascita dei 9 mondi. Nel caso di Miðgarðr, sappiamo che furono le ciglia del gigante ad essere utilizzate per creare un invalicabile recinto al centro della Terra destinato a contenere il genere umano.
Il concetto di cerchio, unito a quello di muro, simboleggia il dominio e al tempo stesso la protezione del territorio. Gli esseri umani in questo modo possono essere contenuti ed evitare incontri spiacevoli con i giganti, relegati invece nell’Utgarðr (“Recinto esterno”)
Il serpente che avvolge il mondo
Mannheimr, inoltre, è circondato da una impenetrabile distesa d’acqua, all’interno della quale vive l’immenso Miðgarðsormr (“Serpe di Miðgarðr”, detto anche Jǫrmungandr, ovvero “demone cosmicamente potente”), un serpente che circonda completamente il mondo fino a ad arrivare con la coda alla propria testa.
Bisogna sottolineare come rispetto all’Uroboro, figura ancor più antica con la quale non va confuso, Jǫrmungandr si limita ad avvolgere il mondo, senza però mordere la propria coda.
Il mondo degli uomini viene considerato come un limbo intermedio tra il paradiso (Ásaheimr) e l’inferno (Hel), e come tutti gli altri sarà portato alla distruzione dal Ragnarǫk, quando il Miðgarðsormr emergerà dell’oceano circostante per avvelenare ogni forma di vita, fino a far sprofondare la terra negli abissi.
L’eredità del Miðgarðr: dalla Svezia al Signore degli Anelli
Nella Saga degli Ynglingar, opera scritta dal poeta islandese Snorri Sturluson in antico nordico intorno al 1225, il “Paese degli uomini” o “Recinto di mezzo” viene identificato nel territorio della Svezia.
È facile, inoltre, intuire come il nome “Terra di Mezzo”, indimenticabile per qualsiasi fan del capolavoro di Tolkien, derivi proprio dalla traduzione in italiano di Miðgarðr (Middle Earth in inglese).
Anche prima della saga de Il Signore degli Anelli, in ogni caso, il concetto di terra di mezzo era utilizzato anche nella mitologia Germanica e nella letteratura inglese.
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