18 Ottobre 2024
wara-art

A Niigata, in Giappone, è ormai divenuto famoso il Wara Art festival. Questa prefettura nipponica è nota, infatti, per la ricca produzione autunnale di riso. A seguito di tale raccolto, oltre al grano estratto rimane solitamente una grande quantità di quella che viene definita wara, ovvero la paglia di riso.

Nella migliore tradizione giapponese, questi scarti non vengono sprecati, ma utilizzati per beni di ogni genere. Anche se oggi l’utilizzo di materiali moderni ha ridotto il quantitativo di wara indispensabile per necessità come quella di avere un tetto sulla testa, il suo uso come fertilizzante o mangime per gli animali ancora oggi rappresenta una risorsa da non sottovalutare per gli abitanti dell’area.

Il festival di Niigata: il Wara Art Festival

Oltre agli utilizzi già menzionati, negli ultimi anni (precisamente dal 2008) un nuovo modo più “artistico” di utilizzare la paglia di riso è stato introdotto dagli studenti della Musashino Art University di Tokyo. Ogni autunno questi ragazzi si recano nella capitale della regione per trasformare la wara in enormi sculture di animali.

Le opere inizialmente consistevano nell’intrecciare la paglia sopra ad una cornice di legno, ma dal 2017 l’asticella degli studenti si è decisamente innalzata. La sfida, infatti, è diventata quella di elaborare delle vere e proprie sculture di animali (o anche dinosauri) con i quali ricoprire tutto l’immenso campo del Parco Uwasekigata, dove viene organizzato il festival.

Non solo paglia: le attività del Wara Art Festival

Le sculture che vengono presentate dagli studenti d’arte ogni anno presentano un tema diverso, e rappresentano senza ombra di dubbio l’attrazione più peculiare del Wara art Festival.

Ma il festival di Niigata presenta altre tante attività emozionanti da esplorare per gli avventori che decidono di parteciparvi: la vendita di prodotti locali, le lezioni pratiche e gli spettacoli di ogni genere sono solo alcune delle possibilità per i partecipanti.

Tra queste, inoltre, è giusto ricordare la serata con fuochi d’artificio che si svolge sul fiume Shinano, e il venerdì sera dedicato ad una enorme parata con più di 15.000 ballerini folk vestiti con kimoni estivi.

Stando alle ultime stime sui partecipanti, pare che circa 500.000 persone accorrano ogni anno per partecipare all’evento.

L’accesso al festival è gratuito, ed è possibile ammirare le gigantesche sculture da agosto fino ad ottobre. Ovviamente, nel 2020 il festival è stato annullato a causa della pandemia da COVID-19.

La speranza è che nell’estate del 2021 sia possibile per gli abitanti del posto, e per tutti i turisti che vogliano osservare una forma di scultura particolare e caratteristica del luogo, immergersi nuovamente in una bella tradizione nata dalla necessità di sfruttare al meglio le materie primarie, e oggi divenuta arte.

LEGGI ANCHE:

Daisugi: l’antica tecnica giapponese che permette di ottenere legna senza abbattere gli alberi

Sesshō-seki: la Pietra Assassina giapponese

Giethoorn: il villaggio olandese dove non c’è bisogno di strade

Goshiwon: vivere in una stanza di 4 m² in Corea del Sud

Rispondi

Sito in manutenzione

Sito attualmente in manutenzione, ci scusiamo per eventuali disagi

th (2)