Barbari (in lingua originale Barbaren) è la nuova serie tv tedesca prodotta e distribuita da Netflix. La prima stagione, divisa in sei episodi, racconta la ribellione delle tribù germaniche dal giogo dell’impero romano, guidata dal principe dei Cherusci Arminio e dalla sua sposa Thusnelda.
La trama di Barbari
9 Dopo Cristo, l’Impero Romano ha esteso il suo dominio fino ai territori dei germanici. Alcune delle tribù di barbari, però, non sono disposte ad abbassare il capo e a sottomettersi all’Impero. Tra queste, i Cheruschi contano sull’intraprendenza del giovane guerriero Folkwin e della sua amante Thusnelda. figlia del nobile Segestes. Quando i due si infiltrano nell’accampamento romano e rubano l’aquila sacra, la ribellione ha davvero inizio.
Per arrestare i barbari, il comandante Publio Quintilio Varo invia un gruppo di mercenari guidati dal figlio adottivo, Arminio, che conosce i Cheruschi più di qualunque altro romano. Arminio altri non è che Ari, figlio del capoclan dei Cheruschi preso in ostaggio da giovane per mantenere la pace. Tra tradimenti, battaglie e rivolte, Barbari racconta il coraggio delle tribù germaniche, che grazie ad Arminio riuscirono a unirsi nonostante le differenze e a sconfiggere l’Impero nella battaglia di Teutoburgo.
Barbari: quando la storia incontra la sua rivisitazione
Le vicende raccontate da Barbari arrivano direttamente dalle cronache dell’Impero Romano. Molti dei personaggi che incontriamo, e molti degli eventi cardine della serie, sono infatti attinti direttamente dalla storia romana. A partire da Arminio, interpretato da Laurence Rupp, principe Cherusci cresciuto a Roma che riunì le tribù germaniche e oppose resistenza all’Impero.
Qui, la figura di Arminio ha ovviamente subito alcuni cambiamenti, ma il concetto alla base del personaggio è rimasto invariato. Valoroso combattente e prefetto romano, Arminio sfrutta il carisma e la conoscenza delle tribù di Barbari per ottenere la libertà del suo popolo. A fare la differenza, nella serie sono le motivazioni che guidano le sue azioni, che si fanno più personali e narrative rispetto alla realtà.
Anche Thusnelda, interpretata da una bellissima Jeanne Goursaud, è un personaggio storico. Nobile cherusci stimata dal suo popolo e destinata a guidarli in battaglia, è uno dei personaggi forse più intriganti della serie. Nella quale assume tinte mistiche e divinatorie, ed è impegnata in una relazione con il guerriero immaginario Folkwin che diventa strumento per la sua costruzione psicologica.
Interessante, godibile, forse non eccelsa
Benché la serie non brilli per realizzazione tecnica o per interpretazioni, ci troviamo davanti a un prodotto godibile e interessante. Buone scenografie e buoni costumi, e ottimo soprattutto il comparto trucco nella realizzazione delle pitture di guerra della battaglia finale. La sceneggiatura, però, a tratti vacilla e si perde, specie quando si trova a investigare in poco spazio il complicato rapporto tra Arminio, la sua futura sposa e l’amico di infanzia dei due.
Colpisce, però, la scelta di adottare il latino come lingua ufficiale per i dialoghi dell’Impero. Una soluzione elegante e apprezzata, che evita l’appiattimento dei testi e maniene vivo l’interesse. Vista in originale, con i Barbari che parlano tedesco e i romani che parlano latino, si riesce a percepire l’atmosfera di contrasto e di estraneità tra i due popoli in guerra.
LEGGI ANCHE
Al via il concorso letterario “Riprendiamo da 21 racconti per il 2021”
L’alienista 2: è arrivato L’angelo delle tenebre
ESCLUSIVA – Iris Dondi è Rita Levi-Montalcini nel nuovo film di Rai Fiction
Ragazza con l’orecchino di perla di Vermeer. Chi era veramente?