“Impressione, levar del sole” (Impression, soleil levant) di Claude Monet è considerato il dipinto che diede origine al movimento impressionista. L’opera fu realizzata nel 1872 ed è attualmente conservata presso il Musée Marmottan Monet di Parigi.
Nonostante sia divenuto celebre per i suoi dipinti raffiguranti le Ninfee, realizzate negli ultimi anni della sua vita, è attraverso il quadro “Impression, soleil levant” che Claude Monet rivoluziona per la prima volta il modo di concepire l’arte nella seconda metà dell’Ottocento, motivo per cui viene considerato da molti il vero “padre” dell’Impressionismo.
Descrizione e analisi
Il dipinto raffigura una veduta del porto di Le Havre alle prime luci del mattino ed è stato realizzato da Monet dalla finestra di casa sua. L’intero paesaggio sembra avvolto da una foschia quasi percepibile che rende le figure sfocate e poco definite.
Sul mare sono visibili tre imbarcazioni appena accennate da poche pennellate di blu scuro, che si schiariscono via via in lontananza. Sul fondo, i profili dei pennoni di navi ormeggiate e delle gru si intravedono appena.
In alto si staglia il disco rosso del sole che apre la nebbia e scalda i toni del cielo grigio con sfumature arancioni. Ciò che colpisce maggiormente è il riflesso del sole sul mare, che crea un riverbero di luci simile a quello che si potrebbe percepire in un paesaggio del genere in quel preciso istante della giornata.
L’esposizione dell’opera e la critica
Nel 1874 l’opera di Monet fu esposta per la prima volta ad una mostra allestita presso lo studio del fotografo parigino Félix Nadar. L’esposizione, organizzatada un gruppo di artisti fortemente innovativi e rivoluzionari (tra cui Renoir, Pissarro, Degas e lo stesso Monet), era autogestita e libera e voleva rappresentare una risposta alla stretta selettività dei Salons parigini dell’epoca.
Impression, soleil levant divenne celebre in seguito alla recensione negativa che ne fece il critico Louis Leroy, definendo l’opera dipinta in maniera approssimativa e superficiale. Fu proprio Leroy a coniare il termine del movimento artistico nascente non ancora compreso dalla critica coeva.
Intitolando la sua recensione “La mostra degli Impressionisti”, in riferimento dispregiativo al dipinto di Monet, Leroy diede modo ai seguaci di quella pittura rivoluzionaria di rivendicare negli anni a seguire il termine “impressionisti” e di utilizzarlo per definire con orgoglio il nuovo movimento artistico: l’Impressionismo.
L’influenza dell’opera di Monet sulla pittura di fine ‘800
Impression, soleil levant rappresenta una “cesura” con le tecniche pittoriche tradizionali, che miravano alla fedele rappresentazione della realtà e che solitamente venivano eseguite al chiuso all’interno degli atelier. Monet, al contrario, prediligeva la pittura “en plein air”, dove poteva catturare le “impressioni”, ovvero le sensazioni percepite dall’osservatore, sotto la loro vera luce.
Gli effetti di luci ed ombre venivano restituiti sulla tela attraverso pennellate veloci e con l’accostamento di colori molto densi stesi liberamente a piccoli tocchi e senza un disegno preparatorio. La filosofia del movimento impressionista era quella di indagare le qualità cromatiche ed illuministiche della natura e trasmetterle sulla tela così come appaiono all’occhio umano.
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