È appena approdata su Netflix la seconda stagione de L’alienista, serie tv con protagonisti Dakota Fanning, Daniel Brühl e Luke Evans. L’angelo delle tenebre è un ritorno coinvolgente e pieno di fascino nel mondo creato dai libri di Caleb Carr. E a questo giro, ci porta ad avere a che fare con pericolosi infanticidi e medici senza scrupoli. Sempre calati in un’atmosfera americana dal sapore vittoriano.
L’angelo delle tenebre: la trama della seconda stagione
Dopo gli intriganti avvenimenti della prima stagione, il nostro alienista e i suoi colleghi sono andati avanti con le loro vite. Il dottor Kreisler ha trovato il modo di aiutare i suoi giovani pazienti al Kreizler Institute, John Moore è diventato un cronista da prima pagina per il New York Times e Sarah Howard ha aperto la propria agenzia investigativa.
Tutto sembra dunque procedere per il meglio, ma mentre Moore si prepara alle nozze con la ricca Violet Hayward, viziata ed esigente figlia del proprietario del New York Journal, una donna viene ingiustamente giustiziata sulla sedia elettrica. Il caso, che coinvolge nel profondo sia Sara che Lazlo, porterà i tre sulla pista di un folle infanticida; un individuo senza scrupoli e dal passato oscuro che sembra strettamente collegato a una clinica ostetrica e un gruppo di pericolosi malviventi.
Il ritorno de L’alienista e dei suoi compagni
Aspettavamo questo ritorno con ansia, fin dal suo annuncio avvenuto alla fine del 2018. La serie prodotta da Rosalie Swedlin e Cary Joji Fukunaga era infatti già dalla sua prima stagione un concentrato di mistero, ottime atmosfere e interpretazioni assai convincenti. E L’alienista 2 non ci delude, e ci regala anzi 8 episodi dal ritmo crescente capaci di affascinarci e inquietarci al punto giusto.
Fin dalla scelta del caso, un rapitore di bambini che li sottrae dalle culle e dalle carrozzine per poi avvelenarli e dipingerne le palpebre irrigidite. A questo giro, però, il fulcro della narrazione si sposta. E se la prima stagione era stata infatti per lo più dominata dal dottor Lazlo Kreizler e dalle sue teorie psichiatriche, qui lasciano entrambi il posto a Sara Howard e alle sue investigazioni.
La giovane che aspirava a lavorare per la polizia è cresciuta, è diventata una vera detective e ora è decisa ad aiutare i suoi clienti. Soprattutto quando si tratta di donne in difficoltà che nessun’altro, nella spietata New York di fine ‘800, sarebbe disposto a soccorrere. L’angelo delle tenebre aggiunge una sfumatura fortemente femminista alla sua narrazione, senza che questa ne intacchi il gusto.
Il risultato, è una seconda stagione che tiene incollati allo schermo fino al gran finale. Un prodotto di intrattenimento capace di soddisfare anche gli spettatori più esigenti, mantenendo intatte le atmosfere e il fascino dell’epoca narrata.
Piccolo consiglio: preparate un pacchetto di fazzoletti per l’ultimo episodio. Ne avrete bisogno.
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