21 Novembre 2024
La regina degli scacchi

È arrivata da meno di un mese e già si è guadagnata il plauso e l’ammirazione degli spettatori. La regina degli scacchi, in originale The Queen’s Gambit, è la nuova miniserie Netflix con protagonista Anya Taylor-Joy. Creata da Scott Frank e Allan Scott, la serie racconta la vita di una giovane scacchista nell’America degli anni ’60. È tratta da un romanzo, dal quale deriva il titolo originale, scritto nel 1983 da Walter Tevis.

Perché guardarla? Perché vi farà amare gli scacchi anche se non ci avete mai giocato.

Un mondo di talento e di dipendenza

La serie, come dicevamo, racconta la vita di una giovane, anzi giovanissima scacchista americana. Elizabeth “Beth” Harmon ha appena nove anni quando entra in contatto per la prima volta con gli scacchi. Alla morte dalla madre, Beth è viene infatti accolta in un orfanotrofio per giovani signorine, dove grazie al silenzio e burbero custode inizia a provare il fascino di quell’ordinata sfilza di pezzi bianchi e neri.

Qui, però, purtroppo Beth viene anche in contatto con delle pillole tranquillanti, che vengono distribuite alle allieve ogni mattina, e che diventano la sua persona ossessione. Anche dopo l’adozione e l’ingresso nelle prime competizioni universitarie americane.

Dipendenza e indicibile talento diverranno le costanti della vita della giovane Harmon, anche e soprattutto durante la sua ascesa al mondo degli scacchi americani. E non solo quelli. Da bambina prodigio a sfidante dei più grandi talenti mondiali, Beth vivrà una vita pubblica incredibile, mentre la sua vita privata comincerà a oscillare sotto il peso dei punti irrisolti della sua vita da orfana.

La regina degli scacchi

Eleganza e bellezza ne La regina degli scacchi

La regina degli scacchi è uno di quei prodotti capaci di colpire fin dalle prime scene. Qualità tecnica e artistica sono gli ingredienti chiave, insieme a una fotografia satura e caratteristica. La storia di Beth Harmon potrebbe essere la storia di uno sportivo qualunque che si fa strada nel mondo delle competizioni; ma è il modo in cui ci viene raccontata, la bellezza e l’eleganza di una narrazione pulita e senza sbavature, a rendere questa miniserie così affascinante.

Otto episodi da 40-60 minuti l’uno, un’unica stagione priva di fronzoli o deviazioni che racconta esattamente ciò che si era preposta. E lo fa con maestria e un gran fascino, dovuti anche alla straordinaria performance di Anya Taylor-Joy, la regina indiscussa della serie. Bellissima e intensa, la Taylor-Joy è il volto perfetto per rappresentare una giovane così incredibilmente in bilico tra talento e ossessione.

Netflix ci regala finalmente una serie che apparentemente non ha difetti. Un pacchetto così sublime che non si può non assaporare con delizia ed entusiasmo. Provare per credere e preparate le scacchiere: vi tornerà un’immensa voglia di giocare.

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